Storie di coraggio e di salvataggi: LAV continua ad operare in prima linea accanto agli animali e alle loro famiglie, perché ogni vita conta. In salvo cani, gatti e centinaia di altri animali. Se ne è parlato oggi all’Università «La Sapienza» di Roma.
Roma – Da Rudy a Stella, salvati in una casa allagata a Bagnacavallo, passando per Shiva, dispersa nei pressi di Bologna, curata dopo aver bevuto acqua contaminata. E poi ancora un gatto salvato tra le macerie, bloccato al secondo piano di una casa allagata. Sono solo alcune delle centinaia di storie di coraggio che hanno visto per protagonisti i volontari dell’Unità di Emergenza LAV,passate oggi in rassegna nell’ambito del «Laboratorio Uffici Stampa» tenuto dal professor Francesco Marino presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». A valutare i lavori, insieme al professor Marino, la dottoressa Valentina Faraone, Responsabile Ufficio Stampa LAV.

A causa dell’aumento delle temperature, tra il 2030 e il 2050 assisteremo ad un incremento di nubifragi e inondazioni, ma anche incendi, che continueranno a mettere a dura prova tutto il nostro ecosistema, provocando milioni di morti e di sfollati tra gli umani ma anche miliardi di animali non umani uccisi o costretti ad emigrare.
LAV è pronta ad affrontare queste nuove sfide e, per facilitare le segnalazioni e salvare gli animali in difficoltà, ha già attivato un contatto diretto con la sua Unità d’Emergenza: in caso di avvistamento di un animale in pericolo, è possibile chiedere aiuto contattando il numero (+39) 320 479 2598.
Come dimostrato da LAV a seguito delle alluvioni in Emilia-Romagna, il sistema di emergenza funziona: in salvo cani, gatti e centinaia di altri animali. Tra le prime storie di salvataggio, proprio quella di Rudy e Stella, due cani rimasti intrappolati in una stanza sommersa dall’acqua in una casa di Bagnacavallo. I volontari della LAV li hanno tratti in salvo affrontando condizioni estreme.
Dotata di droni termici, autovetture attrezzate e tensostrutture mobili ad uso veterinario, l’Unità d’Emergenza ha potuto coordinare interventi mirati, indispensabili ad individuare gli animali dispersi tra le macerie o bloccati nelle case allagate. Situazioni che con il cambiamento climatico saranno sempre più ricorrenti.

Mentre l’acqua saliva devastando l’Emilia-Romagna, LAV non risparmiava sforzi, tra le piogge torrenziali e le inondazioni che hanno colpito la regione lasciando dietro di sé fango, distruzione e un numero crescente di animali in pericolo.
«Siamo intervenuti fin dalle prime ore dell’emergenza, scendendo in prima in diverse province dell’Emilia-Romagna per mettere in salvo e curare tutti gli animali colpiti dall’alluvione» ha spiegato Beatrice Rezzaghi, responsabile dell’Unità d’Emergenza LAV.
Animali intrappolati, dispersi, feriti che ora sono in salvo. A Faenza, un gatto è rimasto bloccato al secondo piano di un’abitazione devastata dall’acqua ed è stato recuperato dai soccorritori dopo un intervento complesso, e ha ricevuto immediate cure veterinarie per riprendersi dalle sue condizioni critiche.
Altro intervento commovente è quello per il salvataggio di Shiva, un cane disperso da giorni nei dintorni di Bologna. I volontari LAV sono riusciti a localizzarla e recuperarla, nonostante l’animale presentasse gravi sintomi legati all’ingestione di acqua contaminata. Grazie all’intervento tempestivo dell’équipe veterinaria, Shiva ha ricevuto le necessarie cure salvavita.