La maggior parte dei titolari delle imprese ha provveduto all’adempimento delle prescrizioni impartite e pagato le sanzioni previste.
Pescara – I Carabinieri Forestali del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale (NIPAAF) di Pescara, con il supporto tecnico dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (ARTA) Abruzzo, hanno effettuato una serie di controlli nei cantieri edili della provincia, finalizzati alla verifica del corretto smaltimento dei materiali derivanti dalle lavorazioni.
All’esito delle 10 ispezioni eseguite, sono stati denunciati 6 imprenditori edili alla Procura della Repubblica di Pescara per gestione illecita di rifiuti, in violazione della normativa ambientale.
Le verifiche hanno evidenziato gravi irregolarità nell’utilizzo delle terre e rocce da scavo, materiali che, se correttamente gestiti, possono essere esclusi dalla disciplina sui rifiuti. Tuttavia, le imprese coinvolte non hanno presentato all’ARTA e ai Comuni di competenza la dichiarazione di avvenuto utilizzo, documento essenziale per escludere tali materiali dalla categoria dei rifiuti.
L’omissione ha comportato la riqualificazione di terre e rocce come rifiuti, rendendo quindi necessario il rispetto delle relative norme di smaltimento. In assenza di queste procedure, è scattata la contestazione del reato.
Al momento, la maggior parte dei titolari delle imprese ha provveduto all’adempimento delle prescrizioni impartite e pagato le sanzioni previste, circostanza che consentirà l’archiviazione dei procedimenti penali avviati nei loro confronti.
L’attività rientra nel quadro del monitoraggio costante del rispetto delle normative ambientali nei cantieri, con l’obiettivo di tutelare il territorio e prevenire forme di smaltimento illecito dei materiali da costruzione.