Oltre 150 domande pervenute per le concessioni balneari di Ostia

Per il bando che riguardava 31 concessioni sono arrivate 99 richieste, mentre per il bando delle 9 spiagge libere con servizi sono pervenute 54 domande. 

Roma – Sono più di 150 le domande pervenute per ottenere una delle concessioni balneari andate a bando ad Ostia. Per quanto riguarda il primo avviso pubblico, che riguardava 31 concessioni balneari, sono arrivate 99 richieste e nessun lotto è andato deserto. Riguardo il bando per le 9 spiagge libere con servizi sono arrivate 54 domande, con tre lotti deserti, per i quali sono in corso le valutazioni per assegnare i servizi connessi alla balneazione indispensabili per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica nei tratti di spiaggia, allestendo servizio di salvamento e bagni chimici per le spiagge che non sono già attrezzate. Proseguono inoltre le attività di Ama per la pulizia del litorale, vagliatura e livellamento. Da ieri è iniziata la fase di apertura buste per la valutazione delle proposte.

“Roma Capitale sta lavorando con grande impegno per garantire che l’estate 2025 del mare di Roma si apra nel rispetto della legalità, della trasparenza e della piena fruibilità – ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi –. Dopo lo stop imposto dalla sospensiva del TAR del Lazio, il Consiglio di Stato – accogliendo il nostro ricorso – ha sbloccato il percorso, permettendoci di riprendere con prontezza tutte le procedure. L’obiettivo è arrivare a una stagione balneare con un mare accessibile, ordinato e finalmente restituito alla cittadinanza”.

Si tratta di “una corsa contro il tempo, di uno sforzo straordinario per ottenere l’apertura in tempo per la stagione balneare. Stiamo lavorando con rigore e trasparenza – ha aggiunto l’Assessore Zevi – per garantire il corretto svolgimento di tutte le procedure, dalla valutazione delle domande all’assegnazione delle concessioni, fino al controllo dei titoli. Vogliamo che il litorale romano sia uno spazio pubblico vivibile, sicuro e aperto a tutti, simbolo di una città che cambia e si prende cura dei propri beni comuni”.

La sezione quinta ter del Tar del Lazio aveva accolto il ricorso presentato da alcuni balneari contro Roma Capitale e Agenzia del Demanio per l’annullamento, previa concessione di idonee misure cautelari, dell’avviso pubblico del 14 febbraio 2025 per l’affidamento di 31 concessioni di beni demaniali marittimi del litorale di Roma Capitale per finalità turistiche e ricreative, la determinazione dirigenziale con la quale è stato indetto l’avviso e le deliberazioni della giunta con gli indirizzi e criteri generali per la valorizzazione economica, sociale e paesaggistico-ambientale del Litorale di Roma e relativa integrazione. Il Tar aveva accolto la domanda cautelare e sospeso la gara fissando l’udienza di merito al 14 ottobre 2025.

Il ricorso presentato da alcuni balneari si basa su motivazioni specifiche riguardanti la gestione delle concessioni dei beni demaniali marittimi. Gli operatori del settore hanno ritenuto che il bando non tutelasse adeguatamente i loro diritti e interessi, oltre a non rispettare i criteri stabiliti per una corretta valorizzazione delle risorse costiere. Con la richiesta di misure cautelari, avevano chiesto che l’avviso pubblico venga annullato, sostenendo che la procedura non garantisse un’esatta equità nella distribuzione delle concessioni.

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