Omicidi di genere e pedopornografia in aumento necessitano di un maggiore contrasto. Lusinghiero il bilancio del 2020 con una mole di lavoro enorme per contrastare la pandemia e la delinquenza dilagante.
Roma – In occasione del 169esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, sono stati diramati i dati riguardo l’attività svolta dal personale della Pubblica sicurezza durante il 2020, anno in cui la polizia italiana ha svolto un ruolo fondamentale, sia in ambito di sicurezza che per quanto concerne il servizio sanitario.
Basti pensare che nell’anno della pandemia sono stati distribuiti alle forze dell’ordine, su tutto il territorio nazionale, 15.684.250 articoli di materiale di consumo che comprende dispositivi di protezione individuale e di tipo igienico sanitario.
La polizia ha fornito aiuto di tipo sanitario da Nord a Sud: dall’esecuzione degli esami diagnostici al monitoraggio della pandemia, fino alla gestione delle quarantene.
A tale proposito si sono attivati servizi di supporto psicologico e informativo, molto utili nella fase emergenziale.
Nell’ultimo anno sono quasi 38 milioni le persone controllate allo scopo di far rispettare le restrizioni anti Covid, che hanno visto quasi 500mila sanzioni, 5.600 denunce per false autocertificazioni (o dichiarazioni mendaci rilasciate agli agenti) e quasi 4mila persone segnalate perché uscite dal proprio domicilio nonostante i divieti.
Gli esercizi commerciali controllati sono stati 9 milioni e 600mila, di cui quasi 19mila sanzionati, 2.600 i gestori denunciati e 3.800 gli esercizi temporaneamente chiusi.
Nel 2020 è stata disposta la movimentazione su territorio nazionale di 542.645 unità di rinforzo. Di queste 517.132 fanno parte dei reparti mobili.
Nello stesso periodo si sono registrate 11.378 manifestazioni, di cui 5.881 riguardanti temi politici, 3.555 di tipo sindacale-occupazionale, 268 studentesche, 547 a tutela dell’ambiente, 563 riguardo le problematiche dell’immigrazione, 67 di tipo antimilitarista e le rimanenti 497 su altre tematiche.
In 331 eventi si sono riscontrate turbative dell’ordine pubblico, che hanno visto 87 arresti, 3.718 denunce e 182 poliziotti feriti durante il tentativo di riportare l’ordine.
Nello stesso anno si è registrato una netta riduzione dei reati, come già comunicato all’inaugurazione dell’anno giudiziario: furti, rapine e ricettazione, lesioni e violenze sessuali hanno visto un brusco calo, così come gli omicidi.
Al contrario, i femminicidi hanno fatto registrare un aumento: su 275 omicidi, 113 hanno visto le donne come vittime (contro le 111 del 2019) e 144 episodi sono avvenuti in ambito famigliare o affettivo.
Anche tra questi ultimi 99 vittime erano donne e 67 reati sono stati commessi da partner o ex compagni.
Aumentano anche i reati telematici, al cui vertice troviamo la pedopornografia online: il Centro nazionale per il contrasto di questi aberranti crimini ha coordinato 3.243 indagini, per 1.261 indagati.
34.120 sono i siti web analizzati, di cui 2.446 sono stati inseriti nella black list allo scopo di inibirne l’accesso dal territorio italiano.
L’adescamento online è un fenomeno frequente, con 401 eventi e un incremento delle vittime in una fascia di età compresa tra 0 e 9 anni.
I minori denunciati all’Autorità Giudiziaria sono stati 118, tutti riconducibili al cyberbullismo, mentre sono 412 i casi complessivi.
1.772 sono i casi di reati contro la persona perpetrati in rete, che hanno portato all’arresto di 10 persone e 378 indagati accusati di stalking, molestie, minacce, estorsioni a sfondo sessuale e ingiurie.
I reati di diffamazione online sono stati 2.227, con 901 indagati. In aumento il revenge porn, che fa registrare 126 casi e 59 indagati.
Un occhio di riguardo è stato rivolto ai reati di incitamento all’odio, che hanno compreso anche vari atti intimidatori contro i giornalisti. In crescita le truffe online: oltre 93.300 segnalazioni che hanno portato a 3.860 indagati.
Per quanto riguarda gli attacchi a sistemi informatici di strutture nazionali, i casi gestiti sono stati 509, con 69 richieste di cooperazione nell’ High tech crime emergency e 103 indagini che hanno visto 105 indagati.
18 persone sono state denunciate per cyberterrorismo, di cui uno arrestato.
Gli spazi web visionati sono stati 37.081, allo scopo di individuare contenuti quali la propaganda islamica ed in 85 casi sono stati riscontrati degli illeciti.
Altro fenomeno contemporaneo è quello della disinformazione, che ha visto un’impennata a causa della pandemia, con il proliferare di fake news per le quali sono stati predisposti 137 alert specifici.
Questo grande lavoro è stato onorato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che nella mattinata di ieri ha deposto una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola superiore di Polizia. Con lei Lamberto Giannini, capo della Polizia.
Un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato letto dallo stesso ministro dell’Interno che subito dopo ha consegnato la medaglia d’oro al merito civile alla Bandiera della Polizia di Stato.
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