CARONIA – UN NUOVO PULL DI ESPERTI SI CIMENTERA’ NELLA RISOLUZIONE DEL CASO

Rimangono di difficile accertamento gli eventi che si sono svolti dopo l'incidente sulla Messina-Palermo e che sono determinanti per risolvere l'intricato caso di cronaca nera. I nuovi esperti nominati dallo staff difensivo di Daniele Mondello sono già al lavoro.

Caronia – Una nuova compagine di esperti si occuperà della morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello. Mentre la Procura di Patti ha prorogato i lavori di verifica e analisi scientifiche di altri due mesi i consulenti di parte passeranno al setaccio, fra gli altri elementi repertati, i segni evidenziati su avambraccio e caviglia del corpo della donna, un calzino e le frasche che coprivano parzialmente il cadavere di Viviana.

Il traliccio sotto al quale è stato ritrovato il corpo di Viviana

Gli avvocati Mondello e Venuti respingono ancora più fermamente l’ipotesi sconvolgente che la donna possa aver ucciso il figlio prima di suicidarsi. Di contro la Procura, che dall’inizio delle indagini propendeva per quest’ultima deduzione ritenendo claudicante quella dell’aggressione dei due congiunti, rimane dell’avviso che l’accertamento esatto delle dinamiche che hanno provocato il decesso di mamma e figlio saranno particolarmente difficoltose.

In specie quelle relative al lasso di tempo che va dall’incidente stradale in Galleria Pizzo Turda sino all’allontanamento di Viviana e Gioele dall’autostrada Messina-Palermo. Nonostante queste premesse Daniele Mondello intende andare sino in fondo, e per tentare il tutto per tutto ha chiesto e ottenuto di avvalersi dell’esperienza e della professionalità del medico legale Antonio Della Valle e del criminologo siracusano Carmelo Lavorino di cui avevamo anticipato ipotesi e valutazioni sul grave fatto di cronaca ancora insoluto.

Carmelo Lavorino

Fanno parte del pull di professionisti di parte civile lo psicologo e giudice esperto di sorveglianza Enrico Delli Compagni, il foto-segnalatore Marco Petrone, il tecnico Giacomo Bonaventura e l’addetto alla sicurezza Tony Carbone. Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, continua ad avvalersi di esperti di primordine come, fra gli altri, il medico legale e docente universitario Daniela Sapienza; il medico legale Elvira Ventura Spagnolo; l’entomologo dell’Università di Genova Stefano Vanin; il responsabile del centro di Referenza nazionale per la Medicina forense veterinaria, in servizio presso l’istituto Zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, Stefano Fico, zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi.

La vasta area impervia nasconde il segreto della morte di mamma e figlioletto

Sono proprio questi professionisti che avrebbero chiesto una proroga di due mesi per consegnare una sorta di superperizia con la quale, si spera, possano chiarirsi per lo meno i punti cardine dell’inchiesta:

”…La procura ha deciso di continuare le indagini per altri due mesi – scrive Daniele Mondello sul suo profilo Fb – questa cosa dovrebbe rincuorarmi perché stanno lavorando al caso cercando di trovare una soluzione e una spiegazione plausibile. A me questa cosa purtroppo crea molta tristezza, sofferenza e anche rabbia. Da agosto ad ora sono passati quasi quattro mesi. Ne ho viste di ogni tipo: da indagini oggettivamente inconcludenti a congetture e ipotesi anche brutte e fastidiose su cosa possa essere successo davvero...

Daniele e Viviana Mondello

Ancora penso a quell’appello che feci e ai risultati ottenuti in una mattinata da parte di volontari. Ma tralasciando ogni cosa che ormai è successa e bisogna accettare, questa proroga mi crea un forte nervosismo. Vi chiederete perché. È proprio orribile non riuscire a poter dare agli amori della mia vita una degna sepoltura. Poterli celebrare come meritano, ma soprattutto non poter neanche poggiare un fiore o poter contemplare in un luogo in cui loro, finalmente, stanno riposando in pace. Spero solo che questi 60 giorni portino finalmente ad una qualche conclusione plausibile che possa spiegare ciò che è realmente accaduto…”.

Al termine di questa stradina sterrata sarebbe accaduta la duplice tragedia

Sono parole amare che provengono da una persona doppiamente colpita da una tragedia immane che in un sol colpo l’ha privata del figlio e della moglie. Un’esperienza di vita estrema a cui rassegnarsi diventa impossibile:”…Parlare di omicidio-suicidio è deleterio – spiega Lavorinocosì come privilegiare una tesi rispetto ad un’altra. Non bisogna fidarsi di nessuna conclusione che spesso può perfino influenzare il lavoro degli investigatori. Ho lavorato su 250 omicidi mettendo in primo piano i dati scientifici e collaborando con gli inquirenti, farò così anche adesso. Da una traccia si possono ricavare almeno sette indicazioni. La mia è una relazione di tipo sistemico, occorre individuare tutti i tasselli e saperli poi collocare nei punti giusti…”. Il team di consulenti si è già trasferito a Caronia.

 

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