Con il decreto fiscale sono state sospese al 31 dicembre le cartelle esattoriali con pagamenti e azioni esecutive. Tra fine anno e gli inizi del 2021, in attesa del sospirato Recovery Fund, arriveranno altri soldi e una promessa riforma del Fisco. Staremo a vedere.
Roma – Partita l’operazione fiducia con l’annuncio di Conte e Gualtieri di una manovra economica e fiscale di grande impatto. Infatti è una riforma che “ha un’impostazione di forte espansione”. Non si prevedono aumenti di tasse, nonostante la grave recessione che si sta vivendo. Non è cosa da poco, insomma una scelta precisa ed un impegno politico perseguito fino all’ultimo, come più volte annunciato.
Con il decreto fiscale sono state sospese al 31 dicembre anche le cartelle esattoriali, per fermare pagamenti e azioni esecutive. Ma ne riparleremo in maniera più approfondita quando sarà il momento. L’importo complessivo della manovra è di 39 miliardi di euro, 24 miliardi per la legge di bilancio e 15 collegati al programma Next Generation Eu. Sono risorse significative, nonostante il contesto difficile di questo preciso momento. Certamente una manovra importante, afferma il premier Conte, che ha due obiettivi: sostegno e rilancio dell’economia.
In altre parole è stato elaborato un progetto che tenta di restituire fiducia e sviluppo al Paese:”…Abbiamo posto un primo tassello per la riforma fiscale grazie all’assegno unico...”, spiega ancora Conte stanziando 5,6 miliardi per il prossimo anno e portando a regime il taglio del cuneo fiscale. Nei i prossimi mesi dovrebbe essere varata una legge delega per ridefinire le modalità di riscossione e riformare, finalmente, il processo tributario.
La speranza è che si arrivi ad una complessiva riforma che modifichi, in modo significativo, Irpef ed aliquote perché se non si abbasseranno le tasse non vi sarà mai un’attenuazione dell’evasione fiscale. Infatti il disagio è aumentato di pari grado alle difficoltà economiche delle famiglie. In ogni caso è stato previsto uno stanziamento di circa 8 miliardi. Poi premi e cotillon per chi non utilizzerà il contante. Come si diceva una volta: il “vile denaro” o “l’arma del demonio” che dava consistenza ad ogni transazione. Tempi passati.
Il piano “Italia cashless”, infatti, partirà già da dicembre con un sistema maggiormente digitalizzato e trasparente con vantaggi per tutti, sia per i consumatori che per i commercianti. Consentirà, peraltro, a tutti gli acquirenti che utilizzano carte ed app rimborsi sino al 10%, con un super cashback fino a 3mila euro per chi userà la carta e tramite la “Lotteria degli Scontrini“. Giochi e bancomat da preferire ma senza svantaggiare chi, per ragioni personali, resterà legato all’uso del contante.
Però che bellezza quest’aria di libertà nelle scelte. Non c’eravamo più abituati. Che sia uno scherzo? No, è proprio vero. Del resto Gualtieri stesso definisce la manovra 2021 ”importante e ambiziosa” e in grado di “offrire un forte impulso per la ripresa economica, puntando su investimenti, istruzione, welfare, sanità”. Si può dire che, complessivamente, il Governo per il 2021 mobiliterà circa 70 miliardi di euro di risorse per la ripresa. Per la sanità, sempre per l’anno prossimo, sono previsti 4 miliardi ulteriori, dopo oltre 1 miliardo già stanziato con il DPCM Agosto. Scusatemi se è poco.
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