ROMA – SVENTATO COMPLOTTO SINO-RUSSO ALLA TRILATERALE. CINA E RUSSIA DIVIDONO L’ITALIA.

Analisi tragicomica di un impossibile complotto sino-russo durante il quale i poteri forti decidono di spartirsi l'Europa in generale ma l'Italia in particolare. Un'improbabile Trilaterale diventa il centro di affari loschi e clientelismi internazionali.

Roma – Secondo voci di corridoio, spifferi sfuggiti ai rigidi controlli delle varie security, pare che alla Trilaterale abbiano sventato un complotto sino-russo finalizzato a mettere le mani sull’Europa e sull’Italia in particolare, per il suo sbocco sul Mediterraneo, sfruttando la grave crisi politico-economica, esacerbatasi col Coronavirus. La Trilaterale è un think tank non governativo e apartitico, composto da 300 membri, tra uomini d’affari, politici e appartenenti all’intellighenzia ufficiale, provenienti dall’Europa, dal Giappone e dall’America del Nord. La sua “mission” è la promozione di una cooperazione più stretta tra i due continenti e il Giappone, nella convinzione della crescente interdipendenza tra gli Stati del mondo. Questa è la facciata ufficiale, quella che viene presentata in pompa magna alle conferenze stampa. Quella ufficiosa, ma più sostanziale ci dice altro. Ci dice che è nella Trilaterale che si decidono le sorti politiche ed economiche dei Paesi che ne fanno parte, facendo attenzione alla crescente forza, soprattutto economica della Cina e all’influenza politica della Russia. E’ lì che si stabilisce chi deve vincere le elezioni, chi dev’essere messo da parte, quali lobby vanno favorite e quali svantaggiate.

Da Roma in giù alla Cina.

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Un’associazione di “segugi delle news”, quelli hanno dimostrato di avere un fiuto raffinatissimo per le notizie che non appaiono sulla stampa e che non ci vogliono far sapere, è riuscita a svelare il complotto sino-russo per mettere le mani prima sull’Italia e poi sul resto d’Europa. I 7 bravi ed audaci cronisti, I Magnifici 7 del web, 4 donne e 3 uomini, appartenenti alla brigata “Mordi la notizia e diffondila” al motto di “o si danno le notizie o si muore”, (Garibaldi fa loro un baffo!) sono riusciti ad impossessarsi dei programmi strategici per l’Europa, che i governi della Cina e della Russia hanno ideato per espandere la loro influenza fino a noi.

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In realtà i due piani all’inizio erano indipendenti l’uno dall’altro. Ognuno ha pensato ai cazzi propri, com’è giusto che sia. Poi, com’è quasi sempre accaduto nella storia, quando due avversari si guardano in cagnesco senza ottenere alcun risultato, si è pensato di allearsi. Se da avversari non si è riusciti a ricavare il famoso ragno dal buco, unendo le forze tecnologiche, intellettuali e finanziarie dei due Paesi, delimitando le rispettive zone geografiche di interesse strategico per entrambi, stipulando un patto di non belligeranza, si è palesata l’idea di metterlo in quel posto alla tradizionale e odiata avversaria storica, gli Usa e all’UE, che si è data arie da grandeur. Galeotto si è rivelato il Covid-19!

Da Roma in su alla Russia…

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Nel senso che, sebbene il famigerato e spietato virus del secolo non ha guardato in faccia nessuno, colpendo a destra e a manca, i fatti nudi e crudi ci dicono che le nazioni a regime autoritario hanno messo in atto “metodi persuasivi”, senza tante pippe, attuando il lockdown in modo più veloce rispetto ai tempi “biblici” dei paesi “democratici”. Poichè l’iter decisionale ha un percorso più lungo e tortuoso. Comunque stiano le cose pare che la Russia avesse intenzione, per quanto ci riguarda, di stabilirsi nel Nord Italia perché ha già avuto modo di instaurare proficui rapporti politico-commerciali con il partito più importante più importante, la Lega. Il Sud toccherebbe alla Cina. Due zone, dunque, separate politicamente ma unite dalla geografia e dagli interessi economici. Il Nord con slang russofono ed il Sud sino-tibetano. Chissà cosa partorirà la copula con la lingua partenopea

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PECHINO CHIAMA WASHINGTON RISPONDE

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