Caos Bari, bufera su Emiliano. Pisicchio mostra le chat: “Mi ha avvisato dell’indagine”

Dopo aver ricevuto la “soffiata”, Pisicchio si è dimesso dall’Arti e poche ore dopo è stato arrestato. A insufflare Emiliano una “fonte romana”: verifiche in corso. Gasparri: “È reato”.

Bari – Alfonso Pisicchio sarebbe stato avvisato dell’indagine in corso a suo carico, e non da uno qualsiasi, bensì dal governatore della Puglia, Michele Emiliano. A rivelarlo lo stesso ex assessore regionale nel corso dell’interrogatorio davanti al gip Ilaria Casu nell’inchiesta per corruzione elettorale e appalti truccati, che lo scorso 10 aprile l’ha portato agli arresti domiciliari insieme con il fratello Enzo Pisicchio e alcuni imprenditori baresi.

Il gip ha chiesto a Pisicchio di parlare delle circostanze delle sue dimissioni, giacché aveva lasciato l’incarico di commissario dell’Arti nella mattinata, poco prima di ricevere l’esecuzione dell’ordinanza la sera stessa. Il sospetto del gip era che qualcuno potesse aver avvisato gli indagati degli imminenti arresti. Sospetto confermato dallo stesso Pisicchio, il quale non si è limitato a raccontare di essere stato avvertito da Emiliano ma ha mostrato i messaggi Whatsapp che si era scambiato della mattina con il governatore pugliese.

“C’è un’indagine su di te, dimettiti o ti caccio”, recitava uno dei messaggi mostrati al gip. Pisicchio ha aggiunto che Emiliano avrebbe fatto riferimento a non meglio precisate “fonti romane” che lo avrebbero avvertito dell’accelerazione della vicenda giudiziaria del suo commissario regionale. Pisicchio avrebbe quindi chiesto un incontro con Emiliano, ma il governatore avrebbe rifiutato; a quel punto l’ex assessore avrebbe inviato lo screenshot ai suoi familiari e rassegnato le dimissioni. I finanzieri avrebbero quindi sorpreso Enzo Pisicchio mentre cancellava le chat dal cellulare.

Resta a questo punto da stabilire quale siano le “fonti romane” che hanno consentito la fuga di notizie. A chiarirlo saranno ulteriori indagini.

Inevitabili le polemiche politiche. “Dalle cronache appare che il presidente Emiliano fosse a conoscenza di una indagine penale nei confronti di Pisicchio. E da quello che si legge Emiliano avrebbe detto all’improvviso a Pisicchio: dimettiti o ti caccio. Se i fatti corrispondono al vero, si tratta di un doppio scandalo”, tuona Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Qualcuno tra gli inquirenti informava Emiliano? Come faceva Emiliano a sapere dell’indagine?”, chiede Renzi, che prosegue: “Emiliano usa le informazioni ricevute per gestire i rapporti politici in Puglia. E lo fa in modo arrogante e violento. La Puglia non cambierà mai finché sarà governata da Michele Emiliano e da quelli come lui”, conclude il leader di Italia Viva.

“Mi chiedo se qualcuno abbia aperto un’inchiesta nei confronti di Emiliano, visto che acquisire e utilizzare notizie riservate è un reato”, ha rincarato la dose il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “O Emiliano è un fortunato profeta che prevede, senza averne notizia, gli arresti imminenti dei suoi collaboratori o sapeva qualcosa”, ha aggiunto Gasparri. “Per questo diciamo che forse, oltre a frequentare le sorelle dei boss, frequenta ancora qualche persona autorevole che lo avvisa. Peccato che però sembrerebbe che possa aver avuto notizie che dovrebbero essere coperte dal segreto – ha continuato il presidente dei senatori di FI -. E vicende di questo tipo costituiscono un reato”.

“Abbiamo chiesto nei giorni scorsi a Emiliano se avesse revocato il Pisicchio, sapendo dell’arresto, e ha detto pubblicamente che si è trattata di una pura coincidenza. Emiliano evidentemente crede ancora alla Befana e pensa che siamo tutti degli imbecilli che crediamo alle cose che racconta – ha aggiunto Gasparri -. È ancora disponibile alla luce dei WhatsApp che tutti possono leggere sui giornali e che lui ha scritto e ricevuto, a raccontare che la revoca di Pisicchio pochi minuti prima del suo arresto è stata una pura coincidenza? Emiliano è un indovino? Un profeta? O un cantastorie? La sinistra pugliese sta uscendo a pezzi da questa inchiesta. Chissà cosa dirà la Schlein sempre pronta a urlare contro Tizio e contro Caio. Si guardi allo specchio, si faccia una domanda e si dia una risposta, come dice il noto conduttore televisivo”, ha concluso Gasparri.

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