L’invasione delle mosche sotto la Lanterna: colpa del caldo o anche della rumenta?

Complici le alte temperature, Genova è stata di recente presa d’assalto da sciami di fastidiosi insetti. Ma forse non è solo questione di cambiamento climatico…

Roma – Il Belpaese negli ultimi tempi è stato il territorio prediletto di insetti vari quali zanzare, cimici, zecche, cavallette e i nostri mari, addirittura, sono stati invasi dall’ormai celebre granchio blu, un crostaceo delle coste atlantiche del continente americano. Gli esperti sostengono che sono gli effetti perversi del cambiamento climatico. Lo scorso mese di ottobre sembra che la città di Genova sia stata la meta preferita da un tipo di… turisti molto particolari e, soprattutto, fastidiosi. Gli abitanti della città all’ombra della Lanterna si sono visti circondati da una presenza massiccia di mosche, che si stanno comportando come un vero e proprio esercito di occupazione. L’insetto, di primo acchito, richiama alla mente il film horror e fantascienza “La Mosca” del 1986 di David Cronenberg.

Narrava la storia di uno scienziato un po’ bislacco, che riuscì a costruire un avveniristico congegno in grado di teletrasportare la materia. Ma il diavolo ci mise lo zampino e il protagonista commise un errore durante un esperimento e si trasformò lentamente in un disgustoso ibrido tra un umano e una mosca. Con le temperature autunnali semi estive molti insetti hanno prolungato il soggiorno, trovando un ambiente adatto alle loro caratteristiche. Ma, le alte temperature, da sole, secondo gli esperti, non spiegherebbero il fenomeno. Avrebbero un ruolo importante anche i ristagni d’acqua e i rifiuti abbandonati per strada. Non è la prima volta che Genova si trova al centro di una siffatta situazione. Evidentemente è una meta ritenuta… gradevole dalle mosche. Come dar loro torto: sole, mare, bellezze urbane e il fascino delle due riviere, Ponente e Levante.

Sulla spinosa questione, il dipartimento di entomologia dell’ Università cittadina ha diffuso un comunicato attraverso cui si evince che allo stato dell’arte, in mancanza di dati definitivi, è impossibile affermare in maniera rigorosa che le mosche siano, effettivamente, aumentate di numero in città. I motivi per cui questi insetti hanno… privilegiato della loro sgradita presenza Genova sono vari, tra cui: prolungamento climatico dell’estate, alti tassi di umidità, presenza di ristagni d’acqua in alcune zone o di rifiuti abbandonati in altre, assenza di predatori insettivori. A questi fattori, si è aggiunto il fatto che dopo la pandemia la popolazione si è come ipersensibilizzata e, quindi, mostra maggiore attenzione a quello che succede e a eventuali emergenze.

Ma oltre a queste supposizioni di ordine sociologico, sono le condizioni reali a innescare un processo di proliferazione di insetti e di mosche. C’è da dire che quando si parla di mosche, in realtà ci si riferisce a una gran quantità di specie. Alcune depongono le larve nelle deiezioni degli animali o nelle carcasse dei topi, altre proliferano tra i rifiuti o tra altre sostanze in decomposizione. Inoltre, a Genova gli abitanti hanno manifestato un certo malcontento nell’utilizzo dei nuovi cassonetti dell’immondizia, da poco cambiati dal Comune. Questo aspetto comportata che molte persone, tra imprecazioni e irritazioni, abbandonano i rifiuti sui marciapiedi e fuori dagli appositi spazi. Un ambiente idoneo per attrarre mosche e insetti vari. Infine, la penuria di uccelli predatori come i pipistrelli, che avrebbero trovato il loro pasto ideale, peggiora la già difficile emergenza.

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