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Inquinamento, Legambiente: “In Calabria il 58% dei punti campionati è oltre i limiti di legge”

Per l’associazione ambientalista la situazione in alcune zone calabresi presenta “problemi ricorrenti. La Regione Calabria sta facendo dei passi avanti, ma in maniera davvero lenta”.  

CALABRIA – Di una cosa è certa Legambiente: in Calabria il 58% dei punti campionati lungo le coste è oltre i limiti di legge. I dati sono stati presentati in conferenza stampa in occasione dell’ultima giornata di tappa di Goletta Verde a Crotone.

Dati allarmanti, in particolare modo per una regione che presenta 800 chilometri di costa e ben cinque parchi marini.

Alla presentazione erano presenti Rosaria Vazzano, presidente del Circolo Legambiente Crotone; Antonio Michele Lanatà, presidente circolo Legambiente Le Castella;  Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria; Vincenzo Voce, sindaco di Crotone; Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde; Sergio Fasson, istituto chimico Donegani di Crotone; Emilio Errigo, commissario straordinario Arpacal; Salvatore Siviglia, dirigente dipartimento territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria e Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. 

Tra il 28 giugno e il 17 luglio le volontarie e i volontari hanno prelevato campioni di acqua in 24 punti lungo le coste calabresi. Tra questi 17 in punti critici come foci di fiumi, canali, scarichi, fiumare, e i restanti 7 in mare.

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Un momento della conferenza stampa

I DATI

Il report, che ha fotografato lo stato di salute del mare calabrese, ha messo in evidenza la criticità di 14 punti che hanno oltrepassato i limiti di legge. Si tratta dunque del 58% del totale dei punti monitorati, di cui 13 fortemente inquinati e 1 inquinato.

Nella provincia di Cosenza sono 7 i punti campionati, di cui 1 fortemente inquinato, la foce del torrente Colognati a Marina di Rossano.

Tre punti nella provincia di Catanzaro, di cui uno è risultato fortemente inquinato, la spiaggia nei pressi della Foce del Corace sul lungomare Stefano Pugliese a Catanzaro Lido e un punto inquinato tra Montepaone Lido e Soverato, la foce del fosso Beltrame.

Nella provincia di Crotone due punti su 3 sono risultati fortemente inquinati, la foce del fiume Esaro a Crotone e il punto presso la Foce del canale nella Spiaggia a destra del Castello di Le Castella.

Sei i punti monitorati nella provincia di Reggio Calabria, di cui 4 fortemente inquinati, la foce del fiume Petrace a Gioia Tauro, la foce del Torrente Sfallasà presso il campo sportivo a Bagnara Calabra, la foce del torrente Annunziata nei pressi del lido comunale di Reggio Calabria, lo sbocco Fiumara Sant’Elia a Montebello Jonico.

Vibo Valentia fa l’en plein, con i suoi 5 punti campionati tutti fortemente inquinati: la foce Fiume Angitola a Pizzo, la Foce Trainiti a Vibo, Foce del torrente Murria a Briatico, foce del torrente Ruffa a Ricadi e foce del canale sulla spiaggia di Coccorino a Marina di Nicotera.

La mappa dei campionamenti di Goletta verde

PARRETTA: “PROBLEMI RICORRENTI, QUASI CRONICI”

Il quadro che dipinge il monitoraggio di Goletta Verde è, ancora una volta, poco rassicurante – dichiara Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria. Come sempre sono le foci dei fiumi che presentano le maggiori criticità, indice del fatto che esistono problemi irrisolti su cui occorre agire in maniera incisiva. La situazione in Calabria, soprattutto in alcune zone, presenta problemi ormai divenuti cronici”.

Persistono infatti punti fortemente inquinati in tutte le province, in particolare sulle coste di Vibo Valentia e Reggio Calabria ai quali si aggiungono anche i punti storici della foce del torrente Caserta a Reggio Calabria e la foce del fiume Mesima a San Ferdinando”, ha proseguito Parretta.

“La Regione Calabria ha attivato alcuni processi sia per efficientare i sistemi di depurazione sia in un’ottica di controllo sugli scarichi illegali, sui quali diamo un giudizio positivo, ma è indispensabile agire con celerità e con maggiore determinazione a tutela del nostro mare, degli ecosistemi e della salute dei cittadini oltre che dell’economia regionale”, ha concluso la presidente dell’associazione.

DE MARCO: “DODICI PUNTI NON BALNEABILI”

Ben 12 punti monitorati da Goletta Verde – dichiara Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde – risultano essere non campionati o con balneazione vietata temporaneamente per inquinamento secondo i dati del Portale Acque, il sito del Ministero della Salute che informa i cittadini sulla qualità delle acque di balneazione e dove poter fare il bagno”.

Per De Marco è la “dimostrazione che le criticità sono note e risapute. Continuiamo a pagare in bolletta le sanzioni imposte dalla Comunità Europea, e la Calabria, con i suoi depuratori, contribuisce in maniera significativa. Soldi che potrebbero essere usati per sanare un ritardo che ci allontana dall’idea di Paese civile che abbiamo”. 

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IL PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE

Rispetto ai cartelli sulla qualità delle acque di balneazione sono presenti sono in due punti campionati. Secondo il Piano di Gestione delle Acque dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale (III ciclo di pianificazione, 2021-2027), gli scarichi urbani rappresentano una pressione puntuale significativa per il 71% dei corpi idrici superficiali (fluviali, lacustri, di transizione e delle acque marino-costiere), mentre tra le pressioni diffuse gli “scarichi non allacciati alla fognatura” incidono sulla qualità del 28% dei corpi idrici superficiali calabresi. Queste due tipologie di pressione, da sole o congiuntamente ad altre più o meno impattanti, impedisce a questi corpi idrici di raggiungere un buono stato, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60).

Secondo gli ultimi aggiornamenti presenti sul sito del Commissario Unico Depurazione in Calabria sono 150 gli agglomerati su cui insistono più di 2 milioni e mezzo abitanti equivalenti, in cui si stanno svolgendo lavori per uscire dall’infrazione sulla depurazione, per un importo complessivo di circa 500 milioni di euro. Questi lavori porteranno a risolvere parte delle situazioni che avevano portato ad avere 188 agglomerati in Calabria (dati aggiornati a maggio 2020), in infrazione comunitaria.

Giunta alla 37esima edizione, Goletta Verde è la campagna estiva di Legambiente che monitora lo stato di salute delle acque marine e della costa. Partita a fine giugno dalla Liguria concluderà il suo viaggio l’11 agosto in Friuli-Venezia Giulia. Goletta Verde di Legambiente è realizzata con le partnership principali di Anev, Conou, Novamont e Renexia e la media partnership de La Nuova Ecologia.

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