Affari d’oro: ‘ndrangheta e politica a braccetto

Politici e imprenditori a disposizione delle cosche? Si vedrà nei prossimi giorni quando l’operazione di polizia sarà più delineata nei suoi contorni più inquietanti. Si parla ancora di scambio di voti durante differenti tornate elettorali. Una volta eletti i candidati dovevano ricambiare i favori. Ed è solo la punta dell’iceberg.

Catanzaro – Blitz anti-ndrangheta nelle prime ore di martedì 27 giugno con i carabinieri del Ros che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale, diretta da Nicola Gratteri, a carico di 43 persone, ritenute legate o vicine alla cosca Papanice. Le persone coinvolte nell’operazione sono indagate, a vario titolo, per vari reati, che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso e dall’associazione finalizzata alle truffe all’estorsione ed all’illecita concorrenza. Nell’ambito dell’inchiesta viene contestato anche un omicidio.

Tra i 123 indagati – 22 dei quali finiti in carcere e altri 12 ai domiciliari – figurano anche alcuni esponenti politici calabresi. Tra le ipotesi di reato contestate anche quella di scambio elettorale politico-mafioso. Nell’ambito dell’inchiesta, inoltre, ad alcune delle persone coinvolte viene contestata una serie di truffe, con l’aggravante delle modalità mafiose.

Mario Oliverio

Fra gli indagati eccellenti figurano l’ex presidente della Giunta regionale calabrese Mario Oliverio (assolto lo scorso novembre 2022), l’ex vicepresidente Nicola Adamo, l’ex consigliere regionale Vincenzo Sculco (ai domiciliari) e la figlia Flora Sculco, anche lei ex consigliere regionale. Indagati anche l’ex assessore comunale di Crotone Giancarlo Devona e l’attuale sindaco di Rocca di Neto Alfonso Dattolo. A seguire anche gli imprenditori Giovanni Mazzei, Raffaele Vrenna e il fratello Gianni, rispettivamente ex presidente e attuale presidente del Crotone Calcio. E ancora dirigenti della Regione Calabria e dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone.

Mico Megna

L’operazione è stata condotta con il supporto, nella fase esecutiva, dei carabinieri dei Comandi provinciali di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria. 22 delle persone coinvolte sono indagate per associazione per delinquere di tipo mafioso, 9 per associazione per delinquere, 3 per associazione per delinquere finalizzata alle truffe ed altri per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Coinvolti il boss dell’omonima cosca di Papanice Mico Megna e un folto gruppo di affiliati. La misura cautelare della custodia in carcere è stata disposta dal Gip Antonio Battaglia.

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