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A volte ritornano: ariecco Grillo

Il comico genovese ritorna in pista con l’intento di formare un fronte delle opposizioni solido ed efficace. Anche se questo probabilmente condurrebbe a snaturare l’essenza del movimento capeggiato da Conte. Ma la Schlein non sembra gradire.

Roma – Beppe Grillo, che sembrava fuori dall’agone politico, torna alla carica. E marcia su Roma per incontrare Giuseppe Conte e spingerlo ad essere meno freddo sulla probabile alleanza con il Pd di Elly Schlein. A partire dalle convergenze in Parlamento sino ad arrivare ai prossimi appuntamenti elettorali, Europee escluse dove si corre con il proporzionale. Ma la sollecitazione del cofondatore del M5S che invita a rafforzare il fronte delle opposizioni, ha tutte le sembianze di una resa alla politica innovativa, per certi versi originale e pionieristica, che in una prima fase intendeva portare avanti lo stesso Grillo insieme a Casaleggio.

Insomma, appare chiaro che se il M5S si dovesse consegnare al Pd, con armi e bagagli, si perderebbe il senso di appartenenza a un movimento che vuole apparire più radicale degli attuali dem, a conduzione Schlein. Avrebbe avuto un senso maggiore un’alleanza con un partito più moderato dell’attuale, come quello lettiano tanto per intenderci. Con la nuova dirigenza però è obbligatorio, onde assicurare la propria esistenza, una conduzione autonoma che si distingua, per progetti, analisi e visioni, dal Partito democratico. Peraltro, negli ultimi giorni sono molti gli scontenti, all’interno del nuovo corso del Pd. Per le decisioni politiche e organizzative, della segretaria Elly Schlein, che avrebbero contribuito alla sconfitta elettorale alle Comunali e ai ballottaggi, ma anche per le accelerazioni e strappi sui diritti, temi molto delicati per i cattolici del Pd.

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Giuseppe Conte e Beppe Grillo – Foto di Lucia Manca

Non è un caso l’uscita dal partito di Beppe Fioroni. In molti stanno attendendo prima di ri-collocarsi. Poi se dovessero esserci parole troppo pacifiste sull’Ucraina, strizzando così l’occhio al Movimento 5 Stelle e a Giuseppe Conte sull’invio di armi a Kiev, si potrebbe realizzare uno strappo nel Pd, per nulla indolore. Finora ci sono stati addii importanti, come quello di Enrico Borghi, ma se a lasciare fosse, come da un po’ di tempo si vocifera, l’ex titolare del dicastero della Difesa sarebbe un vero e proprio terremoto, confida una fonte Dem qualificata. Vuol dire tutta Base Riformista, ovvero 1/3 del partito, sia in termini di iscritti sia di gruppi parlamentari. L’accusa che viene mossa, tra le altre, a Schlein è quella di essere troppo concentrata sui diritti civili e di avere un atteggiamento ambiguo sulla guerra in Ucraina.

Inutile tirare la coperta per adesso, in quanto ci vuole maggiore tempo affinché si affermi la leadership di Schlein, la quale ha il merito di posizionare il Pd, così tanto criticato, in una orbita chiara che faccia piena luce sulle prospettive attuali e future. È, in sostanza, una collocazione che nello stesso tempo non fornisce più alibi. Pertanto, i tanti moderati cattolici non possono ritrovarsi, salvo eccezioni come quella di Franceschini, in un partito che tendenzialmente è tornato a incarnare solo gli ideali di una sinistra, come il Pds, poi divenuto Ds prima della conversione ed unificazione con la Margherita e il Partito popolare di sturziana memoria. Il panorama politico, con l’avvento di Schlein, si riappropria di una maggiore chiarezza.

A Elly Schlein si chiede una leadership più decisa

In questo modo, e solo così, si potranno configurare partiti e coalizioni più chiare, soprattutto per l’elettorato. E chissà che non sia un bene, almeno per togliere dal limbo delle evanescenze di ogni “raffinata radicalità” di destra e sinistra, ogni attenuante, circa l’insostenibile lezzo che si avvertirebbe nel periodo elettorale, a causa di svariate commistioni ideali. Una ostentazione, peraltro, che non produce nulla, ma che vorrebbe elevarsi al di sopra di tutto e tutti. Il tempo passa, la società cambia ma, ancora, il compiacimento artificioso del proprio ego e status, soffre di questi malanni sociali. Speriamo si trovi un antidoto, un vaccino. Innocuo, ma efficace.

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