Il destino crudele di Cristian Farris

In un paese cosi piccolo dove tutti si conoscono sarebbero diverse le persone che sanno che fine ha fatto il giovane calzolaio. Forse un debito, uno sgarro a qualcuno oppure una questione irrisolta con un sedicente amico che gli avrebbe dato un appuntamento ben presto trasformatosi in agguato.

Orroli – In inglese si chiamano cold case cioè casi insoluti quando le tracce per ricostruire gli eventi intorno ad una scomparsa o ad un omicidio, diventano fredde (cold) perché giunte ad un punto morto dunque irrisolto. Ma i cold case sono persone, un tempo attive e vibranti, inserite in un contesto sociale.

Le ricerche del giovane scomparso

E’ il caso di Cristian Farris, scomparso nel 2019 da Orroli, un paesino della Sardegna, famoso per il suo nuraghe rosso (Arrubiu) e il delizioso pane Kentos (“Cento” in lingua sarda), che si rifà nel nome all’aspettativa di vita dei centenari che prosperano in quella zona.

Cristian invece aveva appena 27anni quando è scomparso. Cosa gli è successo? Dov’è? È stato visto per l’ultima il 21 ottobre 2019 in un bar del paese. Le ricerche sino a oggi non hanno portato a nulla e in questi casi di solito non vige il proverbio “Nessuna nuova, buona nuova”. No, si teme che qualcuno gli abbia fatto del male, forse per una vendetta o una lite finita male. 

Cristian che veniva chiamato il ciabattino perché creava scarpe, era un pastore e badava ad un gregge di capre. A causa del lockdown e forse anche del fatto che Cristian aveva avuto problemi con la giustizia, le ricerche vennero fatte frettolosamente quasi fosse impossibile sbrogliare una matassa troppo intricata. Altri invece negarono che Cristian avesse avuto un passato poco trasparente e lo definirono un ragazzo buono, tranquillo, pronto a dare una mano se qualcuno gli chiedeva un aiuto in campagna

Cristian Farris

La famiglia dopo la scomparsa era stata ababndonata senza più ricevere, come sembra, notizie delle indagini. Tempo dopo però i congiunti del giovane venivano a sapere che il fascicolo relativo alla sparizione non riguardava più una scomparsa ma qualcosa d molto più grave: un omicidio. Un cambiamento di prospettiva a tutto tondo anche se l’accusa era rivolta contro ignoti.

La realtà e i tanti documentari ormai famosi sul web che risalgono a morti sospette, si somigliano. Persino nel modo in cui, dall’evento cruciale, si deve ripercorrere all’indietro ciò che è avvenuto prima. Dopo la scomparsa di Cristian era stato trovato il suo furgone incendiato. Era sparito il telefono e qualunque oggetto che potesse lasciare una traccia da seguire sulla sua sparizione.

Pare che il giorno della scomparsa Cristian avrebeb dovuto incassare circa 1500 euro a saldo di un lavoro eseguito. Ma ripercorrendo la storia ancora più a ritroso, nei mesi precedenti, c‘erano stati litigi con i confinanti. In sua assenza, considerata la sua partenza verso la Toscana dove sarebeb andato per tagliare sughero, l’abitazione era stata saccheggiata. E Cristian aveva rivelato di conoscere gli autori di quei furti.

La famiglia Farris

Poiché il giovane usava spessissimo il cellulare, che cosa si è emerso dai tabulati delle sue telefonate? Perché, se sono stati esaminati, non sono stati resi noti? Come può essere scomparso un giovane molto conosciuto, in un contesto così piccolo (poco più di 2000 abitanti), fatto di persone che si conoscono rtutte fra di loro? C’è qualcuno che sa o ha visto qualcosa? Cristian, questo è certo, non avrebbe mai abbandonato i suoi animali senza una spiegazione.

Pare che la sera della scomparsa Farris dovesse vedersi a cena con qualcuno. E’ una “voce di paese” che ormai è diventata ufficiale. La madre del calzolaio non si dà pace e nella speranza di pensarlo vivo, ventila l’ipotesi di un rapimento:

“Chi lo sta nascondendo lo liberi e lo faccia ritornare a casa, tra le mie braccia – dice accorata la madre – mio figlio non si era mai allontanato da casa. Qualcuno lo sta tenendo nascosto o è lui ad essersi rifugiato chissà dove e per chissà quale ragione, forse per paura di dover incontrare qualcuno”.

Ogni ipotesi diventa dunque possibile. Le indagini però di solito si rifanno al cosiddetto rasoio di Occam. Il principio afferma che, a parità di condizioni, la soluzione più semplice è spesso la più veritiera. Ma quale verità, semplice o complessa, si nasconde dietro la cancellazione di qualunque traccia dell’esistenza di Cristian Farris, da un paesino di 2000 anime?

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