La donna che un tempo si chiamava Paolo Cardinale, sedicente santone stigmatizzato e veggente di Uggio, rigetta le accuse di truffa nonostante una pesante condanna in primo grado. La donna si dichiara innocente, e cosi è sino a condanna definitiva, ma la sue presunte vittime, specie quelle rimaste sul lastrico, la pensano diversamente.
Brindisi – Paolo Cardinale, Paola Cardinale, Sveva Cardinale sono la stessa persona. Stessa faccia, stessa truffa. Paola Catanzaro, all’anagrafe Paolo, è nata a Brindisi 45 anni fa. All’età di 15 anni quel ragazzo esile e triste rivela ai suoi amici di vedere la Beata Vergine e ad ogni incontro il giovane appare come in estasi. Dopo qualche mese si farà chiamare Paolo il Mistico, sedicente veggente, e inizialmente godrà anche del tacito appoggio della Chiesa locale.
La location delle apparizioni era la chiesetta sconsacrata di Uggio, frazione di Brindisi, dove tra un folto seguito di fedeli mariani Paolo mostra le stimmate e ripete le parole della Madonna illudendo centinaia di persone che iniziano a fidarsi ciecamente del santone. Dopo sette anni di attività pseudoreligiosa, e di lauti guadagni a sentire la Guardia di Finanza che incomincerà a interessarsi di lui dopo diverse denunce, Paolo Cardinale sparisce dalla circolazione.
Tornerà dalla Thailandia, nel 2014, dove si è fatto operare ai genitali diventando Paola. Adesso la Madonna non la vede più ma tenta la scalata del successo come showgirl con il nome di Sveva Cardinale. Film e fiction non arrivano e allora Paola, non si sa con quali soldi e spargendo la voce della sua presunta indigenza, fonda una propria casa di produzione cinematografica pur di apparire nei cinema.
Nell’affare coinvolge la nota cantante Mietta, al secolo Daniela Miglietta, originaria di Taranto, di cui voleva usare il nome per farsi pubblicità. Nonostante dichiarasse di essere povera, Paola viveva nel lusso e nel 2016 riusciva a girare anche un film autobiografico, di scarso successo, dal titolo “Un nuovo giorno”, per la regia di Stefano Calvagna, pare altra vittima dell’ex santone, autore dei testi e produttore della pellicola.
Nel 2017 Sveva si sposava con Francesco Rizzo con il quale veniva arrestata (con altre 5 persone denunciate però a piede libero) con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa per l’ammontare di circa 4 milioni di euro.
Rinviata a giudizio assieme al marito Paola Cardinale, nel novembre del 2021, veniva condannata dal tribunale di Brindisi, in primo grado, a 6 anni e 6 mesi di reclusione, Francesco Rizzo si beccava 5 anni e gli altri complici pene comprese fra i 3 anni e 1 anno e 8 mesi di detenzione.
I finanzieri accertavano che i due coniugi vivevano negli agi ma, nel frattempo, le persone che avevano perduto di vista il santone, anche guaritore, e che a vario titolo avrebbero sborsato migliaia di euro spesso cadendo in rovina, si rendevano conto di essere rimasti vittime di grossi raggiri. Si decuplicavano cosi le denunce nei riguardi del santone-show girl che continua a rispedire al mittente ogni accusa anche quella più evidente.
Inoltre per la Catanzaro è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni mentre alle vittime è stato riconosciuto un risarcimento del danno che sarà valutato dal giudice civile. La donna di spettacolo e assidua frequentatrice di salotti bene dovrà rispondere anche di evasione fiscale. Secondo l’accusa al Fisco mancano elementi attivi di reddito pari a 200mila euro ma come si sarà fatti tutti quei milioni?
Gli atti parlano di prese per i fondelli ripetute negli anni in danno di persone benestanti che avrebbero pagato la Cardinale-mistico per evitare “disgrazie” o per finanziare “la diffusione del messaggio evangelico” e non solo.
Le Iene di Italia 1 si sono occupate di Sveva Cardinale a ripetizione. Una prima volta nel 2017, poi nel 2018 e nel 2021 quando, a seguito delle attività investigative delle Fiamme gialle, i militari apponevano i sigilli a 8 immobili, 2 autovetture, 6 polizze assicurative e 6 conti correnti per un valore complessivo di circa 1.300.000 euro intestati a Paola ed al marito, poi sequestrati.
E il 24 luglio scorso quando gli inviati di Mediaset hanno ripreso di mira la ex santona con uno speciale:”…Non ho nulla da rimproverarmi – ha detto la soubrette – ci rivedremo in tribunale…”. La presunta truffatrice è innocente sino a condanna definitiva. Campa cavallo.