Dodici nuove infezioni accertate dallo Spallanzani: due pazienti in terapia intensiva, uno è deceduto. Massima allerta nei comuni pontini. Da inizio anno i casi in Italia sono 32.
Latina – Cresce l’allerta sanitaria nel Lazio per l’aumento dei casi di West Nile Virus: sono 21 le persone contagiate ad oggi, tutte nella provincia di Latina, incluso un decesso registrato nei giorni scorsi presso l’ospedale di Fondi. Lo rende noto la Regione Lazio, a seguito delle analisi condotte dal Laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani, centro di riferimento regionale per la diagnosi dell’infezione.
Nelle ultime ore sono stati accertati dodici nuovi casi, che si aggiungono agli otto già diagnosticati nei giorni precedenti e alla donna deceduta, portando a 21 il totale dei contagi confermati nel Lazio. A livello nazionale, invece, dall’inizio dell’anno al 23 luglio i casi confermati sono 32: 23 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Veneto, 1 Emilia-Romagna, 15 Lazio, Campania 3), un caso asintomatico identificato in donatore di sangue (uno in Veneto) e 6 casi di febbre (2 Veneto, 4 Lazio). Due in totale i decessi: uno in Piemonte e uno nel Lazio.
Secondo quanto comunicato dalla Regione Lazio, la situazione clinica dei pazienti risulta così distribuita: 10 pazienti sono attualmente ricoverati in ospedale per altre patologie concomitanti; 2 sono stati dimessi; 6 seguono il decorso della malattia a domicilio; 2 si trovano in terapia intensiva. Un paziente è purtroppo deceduto.
Tutti i casi si concentrano nella provincia di Latina, con esposizioni verosimili localizzate nei comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia.
Il laboratorio dello Spallanzani garantisce la diagnosi entro 48 ore dalla ricezione del campione, permettendo una risposta sanitaria tempestiva e un tracciamento efficace del virus.
Le autorità sanitarie invitano i cittadini a prestare la massima attenzione, adottando misure di prevenzione individuale: utilizzo di repellenti antizanzare, zanzariere e riduzione dei ristagni d’acqua, soprattutto nelle aree più esposte del territorio pontino.