Weekend in Lombardia tra castelli, palazzi e borghi medievali

L’iniziativa il 2 giugno per riscoprire tanti luoghi nascosti e tesori a pochi chilometri dalla città.

Con l’arrivo della bella stagione i weekend “fuori porta” diventano un appuntamento fisso per chi vuole godersi le innumerevoli bellezze che ci circondano.  Imperdibile, da questo punto di vista, l’iniziativa “Castelli, Palazzi e Borghi Medievali della media pianura lombarda”, un affascinante viaggio nella storia senza trascurare produzioni tipiche e tradizioni locali. I main sponsor sono A35 Brebemi e “Pianura da Scoprire”.

Ogni prima domenica del mese di giugno (e poi da settembre a dicembre), oltre al primo sabato sera di luglio con una speciale apertura in notturna, l’Associazione “Pianura da Scoprire” organizza visite guidate nei castelli e nei borghi medievali di 24 località distribuite in 4 province lombarde (Cremona, Milano, Bergamo e Brescia) tra le quali Treviglio, Calcio, Trezzo d’Adda, Brignano Gera d’Adda, Crema, Romano di Lombardia, Pandino, Orzivecchi, Urgnano, Covo.

Il prossimo appuntamento è domenica 2 giugno, quando castelli e borghi apriranno le porte e i portoni al pubblico con eventi, visite guidate, concerti e aperitivi abbinati. Un’opportunità unica per immergersi nella storia e per collezionare timbri nel nuovissimo “passaporto” messo a disposizione dall’associazione “Pianura da scoprire” al prezzo simbolico di 2 euro presso tutte le località del circuito: un libretto illustrato di 36 pagine, su cui far timbrare (gratuitamente) tutte le visite effettuate alle dimore storiche e ai borghi fortificati aderenti all’iniziativa.

Ecco alcuni dei castelli aperti in occasione dell’iniziativa del 2 giugno.

1. Castello Visconteo di Pagazzano

Il Castello Visconteo di Pagazzano, gioiello della pianura bergamasca a pochi passi da Treviglio e Caravaggio, ospitò nelle sue stanze il grande poeta Francesco Petrarca, che qui compose alcuni dei suoi versi. Sempre tra le sue mura crebbe un giovanissimo Francesco Bernardino Visconti, che molti identificano con il celebre “Innominato“ di manzoniana memoria, affidato allo zio arciprete Galeazzo Visconti nel 1595.

Il Castello di Pagazzano (Bergamo)

Animato dai volontari del Gruppo della Civiltà Contadina, il castello ospita spesso eventi e rievocazioni storiche. Al suo interno vanta il Museo Archeologico Grandi Opere, che espone i reperti (tra i quali spiccano i corredi longobardi di Fara Olivana e di Caravaggio) rinvenuti durante gli scavi per la costruzione della A35 Brebemi e recentemente premiato come miglior Museo Medievale dell’anno.

2. Castello di Malpaga

Sempre nel Bergamasco ma a Cavernago si trova il castello di Malpaga fatto costruire nel Quattrocento dal grande condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni su una fortezza di più antiche origini altomedievali. All’interno si conservano le stanze – affrescate e arredate – abitate dal capitano di ventura, che qui trascorse il suo “buen ritiro”.

Il Castello di Malpaga (Bergamo)

Da segnalare gli affreschi esterni tra i quali spicca quello, nel Cortile d’Onore e attribuito al Romanino, che ricorda la Battaglia della Riccardina, la più grande “impresa militare” compiuta dal Colleoni. Meglio conservati sono quelli interni, che celebrano la visita del re Cristiano I di Danimarca, ospite del condottiero con il suo imponente corteo: spettacolari i dettagli che riproducono i banchetti, i tornei e le scene di caccia. Gli affreschi furono commissionati dai discendenti del condottiero a esaltazione dell’avo e della casata.

3. Castello di Padernello

Spostandosi in territorio bresciano, troviamo l’imperdibile Castello di Padernello, splendido maniero quattrocentesco circondato da un fossato, con ponte levatoio ancora funzionante. Dopo le prime fortificazioni il Castello di Padernello, che fu della nobile casata dei Martinengo, ramo dei Conti di Padernello, si sviluppò nei secoli per trasformarsi, nel corso del Settecento, in villa signorile, assumendo la forma che oggi ammiriamo. Nell’Ottocento il Castello passò alla nobile famiglia Salvadego, di origine veneta.

Castello di Padernello (Brescia)

Una misteriosa leggenda aleggia tra le sue stanze e riguarda il fantasma della Dama Bianca, che ogni dieci anni, il 20 luglio, comparirebbe con in mano un libro d’oro, alla ricerca di chi la possa ascoltare. Si dice che sia il fantasma di Biancamaria, figlia di Caterina Colleoni e del conte e condottiero Gaspare Martinengo, uno degli eredi di Antonio I Martinengo infeudato nel 1443 delle terre di Gabiano (antico nome di Borgo San Giacomo) dalla Repubblica Veneta. Malinconica e cagionevole di salute, Biancarmaria fu portata nell’autunno del 1479 dalla natia Brescia alla residenza di campagna della famiglia, nel borgo di Padernello. Ma il 20 luglio del 1480, mentre a cavalcioni sui merli del maniero contemplava le lucciole, spiccò il volo, librandosi in aria per unirsi a loro. E secondo la leggenda ritorna oggi dieci anni, trasfigurata nella Dama Bianca, nella notte dell’anniversario della sua morte, mostrandosi sullo scalone d’onore del Castello, vestita di bianco e con in mano un libro dorato aperto contenente il suo segreto.

4. Castello di Trezzo sull’Adda

Costruito sulla sponda milanese dell’Adda nella metà del Trecento su preesistenze più antiche, il Castello di Trezzo fu voluto come rocca da Bernabò Visconti, che ironia della sorte fu imprigionato e avvelenato nelle sue prigioni. Una leggenda vorrebbe il suo fantasma aggirarsi ancora oggi nei sotterranei. Conquistato nel 1402 da Bartolomeo Colleoni, il castello fu più volte assediato e nel Quattrocento subì la demolizione dell’imponente ponte sull’Adda.

Il Castello di Trezzo sull’Adda (Milano)

Il castello appare oggi come un gigantesco rudere perché fu sistematicamente “smontato” nei secoli e utilizzato come cava di materiali (una parte delle pietre fu impiegata per edificare l’Arena di Milano!), sicché oggi dell’imponente struttura rimangono solo parte delle mura, alcune porzioni di edifici, i sotterranei, le prigioni e l’alta Torre Viscontea, dalla sommità della quale si ammira un panorama mozzafiato sull’Adda, le Prealpi e la pianura lombarda.

Da segnalare la presenza di un piccolo museo che raccoglie le riproduzioni dei preziosi corredi longobardi (VII secolo) appartenenti a cinque alti dignitari legati alla corte regia, ritrovati in una necropoli sita sempre a Trezzo e non lontana dal castello: si tratta di armi, fibule, monete, anelli sigillo e crocette d’oro i cui originali sono esposti nel Museo Archeologico di Milano.

5. Castello Visconteo di Pandino

Il Castello Visconteo di Pandino, nel Cremonese, fu eretto nel 1355 per volere di Bernabò Visconti, signore di Milano e sua moglie Regina della Scala, come fastosa residenza di campagna, dove Bernabò amava spesso soggiornare per dedicarsi alla caccia, uno dei suoi passatempi preferiti. Allora Pandino era un piccolo villaggio di contadini ai margini di una vasta foresta. La presenza del castello e della corte ducale favorì una rapida espansione dell’abitato.

Il Castello di Pandino (Cremona)


L’imponente edificio a pianta quadrata, che si presenta ancora nella sua struttura originale, è appena ingentilito dalle eleganti bifore gotiche che si aprono nel piano nobile. All’interno il cortile è caratterizzato da portici a sesto acuto e da un loggiato al piano superiore di sapore quasi rinascimentale. Notevole la Sala degli Affreschi, che presenta i medaglioni con lo stemma dei Visconti e dei Della Scala; nella fascia superiore i motivi geometrici sono alternati a finte bifore.

Oltre alle visite guidate ai castelli e ai borghi, l’iniziativa del 2 giugno offre un ricco programma di eventi legati al Medioevo e alla primavera. Per orari, costi, durata delle visite e prenotazioni, basta visitare il sitowww.pianuradascoprire.com

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