Violenze di Capodanno, la Procura di Milano indaga per “taharrush gamea”, molestie di gruppo

Dopo la denuncia di una giovane studentessa su un giornale belga: “Palpeggiati e molestati in piazza Duomo”. Almeno 5 i casi: anche italiane pronte a denunciare.

Milano – La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sulle presunte aggressioni e molestie sessuali che una studentessa di Liegi, L.B., avrebbe subito con cinque suoi amici la notte di Capodanno in piazza Duomo. E indaga su almeno 5 casi di presunti abusi sessuali riconducibili al fenomeno della “taharrush gamea”, le “molestie collettive” in segno di disprezzo per le donne.

L’indagine è coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella. Gli accertamenti sono affidati alla polizia che ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza. Gli investigatori della Squadra Mobile si sono recati a Liegi per raccogliere informazioni sulle presunte aggressioni. Stamani la ragazza belga, che era assieme a cinque amici, ha denunciato e confermato alla polizia i racconti resi ai media. Inoltre, anche una donna italiana si è detta pronta a denunciare, mentre si indaga su un altro caso che riguarderebbe un’italiana che era col compagno. Altri episodi riguarderebbero una sudamericana, da identificare, e una coppia di inglesi.

Secondo quanto dichiarato dalla studentessa belga, la sera di Capodanno i sei studenti belgi, quattro ragazze e due ragazzi, avrebbero subito aggressioni sessuali da parte di un gruppo di immigrati durante i festeggiamenti in piazza Duomo, a Milano.  Secondo il racconto di L.B., il gruppo è stato preso di mira da alcuni immigrati che, approfittando della calca e del caos generato dal lancio di petardi e fuochi d’artificio, hanno iniziato prima con molestie verbali per poi passare a toccamenti sotto i vestiti. “Ci tenevano per mano e ci toccavano nonostante le nostre giacche e sciarpe. È stata un’esperienza terribile”, ha spiegato la ragazza.

Liberatasi con l’aiuto di un passante italiano, L.B. ha raggiunto la polizia presente in piazza, ma ha trovato una situazione di impotenza. “Una poliziotta si è messa a piangere dicendo di non poter fare nulla contro ciò che stava succedendo”, ha raccontato. L.B. ha sottolineato l’impatto emotivo di quanto accaduto, spiegando che queste aggressioni resteranno “sul nostro corpo e nella nostra testa per tutta la vita”. Gli studenti avevano cercato informazioni preventive sul Capodanno milanese, ma nulla faceva presagire un pericolo del genere.

L’inchiesta cercherà di far luce sui fatti e identificare i responsabili delle presunte aggressioni.

Intanto anche una donna italiana, residente in Lombardia, ha contattato gli inquirenti e si è detta disponibile a denunciare quanto avvenuto a Milano a Capodanno. Un altro presunto caso riguarda una coppia di emiliani, con la donna che sarebbe stata aggredita: sarà presto sentita assieme al compagno. Da identificare c’è anche un’altra presunta vittima, una donna sudamericana, mentre i pm già stanno effettuando le verifiche del caso su quanto raccontato da una coppia di inglesi. Gli inquirenti hanno ricordato che chiunque abbia subito molestie quella notte o ritiene di aver visto qualcosa può rivolgersi alle forze dell’ordine o alla Procura per fornire la sua testimonianza.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa