BLITZ ANTIMAFIA DELLA POLIZIA IMPIEGATI 200 UOMINI, LE CONTESTAZIONI VANNO DALL'ASSOCIAZIONE MAFIOSA ALLA TRUFFA
Verona- Una vasta azione di polizia sta colpendo al cuore la “locale” veronese della ‘ndrangheta. Sono circa venti gli arresti effettuati fino ad ora, molti dei quali riconducibili alla cosca Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Venezia, ha portato all’emissione da parte del Gip di 26 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti. Le accuse mosse sono di vario titolo: associazione mafiosa, truffa, riciclaggio, estorsione, per il traffico di droga, corruzione, turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di beni e fatture false.
Dei 26 soggetti incriminati, 17 sono finiti in carcere, 6 sono stati sottoposti agli arresti domiciliare, e per i rimanenti 3, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini sono state condotte tra il 2017 e il 2018 da un gruppo di lavoro composto dagli investigatori della prima divisione del Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia e dai poliziotti delle squadre mobili di Verona e Venezia, e hanno portato alla luce quelli che vengono ritenuti “gravi indizi” relativi alla presenza della ‘locale’ di ‘Ndrangheta a Verona. Per maggiori dettagli si dovranno attendere le 11, quando il Procuratore distrettuale antimafia di Venezia si presenterà in conferenza stampa dalle sale del Palazzo di Giustizia. All’incontro parteciperanno anche il Direttore centrale anticrimine e il direttore dello Sco