Vasti incendi nella Bassa Sabina. Minacciata l’Abbazia di Farfa

L’Italia continua a bruciare e nonostante le alte temperature i fenomeni di autocombustione sono pochi mentre l’opera dei piromani non conosce soste. Poi ci sono i pastori che bruciano le sterpaglie spesso perdendo il controllo delle fiamme. Ma la maggior parte degli incendi che si sono sviluppati nella Penisola sono di origine dolosa.

Passo Corese (Rieti) – Brucia la Sabina al limite con la provincia di Roma. Sino alle prime luci dell’alba di oggi vigili del Fuoco e volontari della Protezione civile hanno combattuto con un vasto incendio che ha distrutto del tutto al vegetazione di Monte San Martino, in territorio di Fara in Sabina.

Prime Case di Fara in Sabina

Le fiamme, accese su diversi fronti, per un giorno ed una notte hanno divorato la macchia verde e gli arbusti dell’alta collina arrivando a lambire la strada con diverse abitazioni in località Prime Case e Pomonte. Due elicotteri hanno lavorato sino alla sera del 12 agosto scorso per poi riprendere a gettare acqua sugli ultimi focolai nella mattinata odierna.

Un secondo fronte ha minacciato l’abitato e l’Abbazia di Farfa. L’incendio, alimentato da un vento moderato, ha spinto le fiamme verso i boschi limitrofi alla nota frazione farese senza provocare danni alle persone ma distruggendo alberi e la fitta vegetazione locale. Alcune case sono state evacuate e solo stamattina gli abitanti del luogo sono tornati nelle loro abitazioni.

L’origine dell’incendio su Monte San Martino potrebbe essere dolosa ed anche sul secondo fronte, quello che ha minacciato l’abitato di Farfa, si nutrono analoghi sospetti. Sono in corso le verifiche.

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