Urbino, si appropria dei risparmi della zia anziana e della figlia disabile: condannata

Confiscati alla donna denaro e immobili per un valore di 135.000 euro. Le vittime, in stato di bisogno, erano inconsapevoli delle sottrazioni.

Urbino – Ha patteggiato una condanna definitiva a 2 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a 400 euro di multa, una donna residente nell’entroterra urbinate, ritenuta responsabile di gravi condotte illecite in danno della propria zia anziana e della figlia disabile. Nei suoi confronti è stata disposta la confisca di somme di denaro e di immobili ad uso abitativo per un valore complessivo di quasi 135.000 euro.

La donna, approfittando della vulnerabilità delle due congiunte – la zia in condizioni di salute precarie (poi deceduta) e la figlia in stato di grave disabilità (alla quale è stato successivamente nominato un amministratore di sostegno) – si era fatta consegnare i loro libretti postali e le carte di pagamento, con i relativi codici di accesso. Attraverso tali strumenti, si era appropriata indebitamente delle somme accreditate a titolo di pensione, utilizzandole esclusivamente per fini personali, totalmente estranei agli interessi delle vittime.

Le condotte fraudolente, perpetrate nel periodo compreso tra il 2020 e il 2023, sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Urbino, nell’ambito di articolate indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica. Attraverso accertamenti bancari, escussione di persone informate sui fatti e acquisizione di informazioni, è emerso che l’importo complessivo sottratto ammontava a quasi 135.000 euro.

La donna, comparsa dinanzi al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Urbino, ha chiesto di patteggiare la pena, riconoscendo la fondatezza delle indagini svolte. È stata così condannata per i reati di circonvenzione di incapace e indebito utilizzo aggravato e continuato di strumenti di pagamento.

La sentenza ha disposto la confisca definitiva del denaro e dei beni immobili della condannata, già oggetto di sequestro preventivo da parte delle Fiamme Gialle, al fine di recuperare il profitto illecito del reato.

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