UGL Salute: “Autisti del 118 esclusi dall’indennità di emergenza”

Il sindacato chiede equità salariale e minaccia la protesta se la Regione non interviene subito.

Bari – L’UGL Salute Puglia torna a chiedere alla Regione un riconoscimento economico che ritiene doveroso: l’indennità di Pronto Soccorso per gli autisti OTS e per il personale di Sanitaservice impiegato nei servizi di emergenza. Il sindacato, dopo una prima richiesta inviata il 18 ottobre, ha inoltrato un nuovo sollecito a Regione Puglia, Assessorato alla Salute e Commissione Sanità, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo tecnico entro una settimana.

Gli autisti OTS lavorano ogni giorno nelle situazioni più critiche, garantendo interventi di emergenza e assumendosi grandi responsabilità – spiega Giuseppe Mesto, segretario regionale UGL Salute Puglia – È inaccettabile che continuino a essere esclusi da un’indennità che spetta loro di diritto. Se il lavoro è da emergenza, anche il riconoscimento economico deve esserlo.”

Il sindacato ricorda che nel verbale del 9 aprile 2025 tra Regione e organizzazioni sindacali era già stato stabilito che l’indennità di Pronto Soccorso spetta anche a chi, pur non formalmente assegnato al reparto, lavora di fatto nei turni di emergenza. Secondo l’UGL Salute, la mancata applicazione di questo principio crea ingiustizie economiche e rischi organizzativi per i lavoratori, che spesso svolgono mansioni superiori rispetto al proprio inquadramento contrattuale.

L’UGL chiede inoltre alla Regione di aprire un accordo di secondo livello anche per gli autisti di Sanitaservice impegnati nel 118, per evitare differenze di trattamento tra personale pubblico e dipendenti delle società in house che svolgono lo stesso lavoro. In mancanza di una risposta positiva, UGL Salute Puglia annuncia lo stato di agitazione e una manifestazione di protesta presso la sede della Regione, con la partecipazione degli autisti di tutte le aziende sanitarie pugliesi.

“Chiediamo solo equità e rispetto – conclude Mesto – Chi lavora ogni giorno in prima linea per salvare vite merita il giusto riconoscimento, non disparità e promesse rimandate.”