Uccise coppia di coniugi vicentini, dopo 34 anni è ergastolo per Umberto Pietrolungo

Il 58enne di Cetraro è stato condannato al carcere a vita per aver ucciso Pierangelo Fioretto e Mafalda Begnozzi nel 1991. Decisiva l’analisi del DNA che ha riaperto un cold case rimasto senza colpevoli per oltre tre decenni.

Vicenza – Dopo oltre trent’anni arriva la sentenza. Umberto Pietrolungo, 58 anni, originario di Cetraro (Cosenza) e già detenuto per altri reati, è stato condannato all’ergastolo dal tribunale di Vicenza per l’omicidio di Pierangelo Fioretto e Mafalda Begnozzi, i coniugi uccisi nella loro abitazione il 25 febbraio 1991.

La decisione, riporta l’Ansa, è stata pronunciata nel tardo pomeriggio dal giudice Antonella Crea, al termine dell’udienza preliminare. Il gup ha accolto integralmente le richieste della Procura, rappresentata dal pubblico ministero Hans Roderich Blattner e dal procuratore capo Lino Giorgio Bruno.

L’inchiesta, a lungo ferma, era stata considerata un cold case fino alla svolta arrivata nel 2023. Una traccia di DNA isolata nel 2012 dalla polizia scientifica ha infatti trovato riscontro in un profilo genetico emerso durante una sparatoria in Calabria nel 2022. L’incrocio ha permesso di dare un nome al presunto killer, consentendo agli investigatori della Squadra Mobile di Vicenza, guidata dal vice questore Lorenzo Ortensi, di chiudere il cerchio.

Il movente del duplice omicidio resta tuttavia avvolto nel mistero. Le difese di Pietrolungo, rappresentate dagli avvocati Marco Bianco, Giuseppe Bruno e Matilde Greselin, avevano chiesto l’assoluzione, contestando la ricostruzione accusatoria. La sentenza di ergastolo segna comunque la fine di un’indagine rimasta senza soluzione per oltre 34 anni.