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Turetta era già stato violento con Giulia: “Le ho dato uno schiaffo sulla coscia”

Emergono altri elementi dell’interrogatorio reso dall’omicida in carcere: “Ho gettato il coltello, il suo telefono e il mio tablet in un piccolo fossato”.

Verona – Filippo Turetta aveva già alzato le mani sulla ex fidanzata Giulia Cecchettin prima della tragica notte dell’11 novembre 2023 quando l’ha uccisa a coltellate. Lo si legge nella documentazione stenografica dell’interrogatorio reso in carcere l’1 dicembre 2023, quando l’ex studente ha ammesso di essersi sbarazzato dell’arma poco dopo aver caricato in auto il corpo di Giulia, ormai morente.

“Forse a fine ottobre c’eravamo alterati un po’ più del solito parlando dei motivi per cui ci eravamo lasciati (…). – riporta il Corriere della Sera -. Io ero molto arrabbiato e le ho dato uno schiaffo su una coscia”. Al pm Turetta ha raccontato di essersi sbarazzato del coltello con cui ha ucciso Giulia, uno dei due che aveva con sé, subito dopo aver lasciato la zona industriale di Fossò, dove c’è stata la parte finale dell’aggressione alla ragazza. Caricando in auto Giulia, ormai agonizzante, la Fiat Punto era rimasta ferma 2-3 minuti sulla strada.

“Non riuscivo a trovare il suo cellulare”, ha spiegato il giovane, aggiungendo che il telefonino era rimasto nella borsetta dell’ex fidanzata. Il passaggio fa parte della documentazione stenografica dell’interrogatorio di Filippo in carcere il primo dicembre 2023. “Ho gettato il coltello, il suo telefono e il tablet mio non molto dopo Fossò, in un piccolo fossato di una strada laterale”. Il computer di Giulia, invece, “l’ho messo fuori dalla macchina, in una strada di Aviano”. 

Le confessioni di Turetta di fronte al pm
 Tra i fatti di violenza emersi durante l’interrogatorio, l’episodio dello schiaffo sulla coscia è avvenuto “in un parcheggio a Padova davanti a una gelateria”. “Lei è subito uscita dall’auto e se ne è andata via”, ha aggiunto il 22enne. Invece, in agosto, “in un’occasione, parlando di lasciarci, abbiamo discusso e a un certo punto lei voleva andare via. Io l’ho afferrata per un braccio per fermarla”, ha messo a verbale Turetta. 
 Le liti erano già frequenti da prima e, in particolare, da quando la giovane aveva deciso di lasciare Turetta nel marzo 2023, anche se dopo due settimane i due erano tornati insieme, per poi lasciarsi nuovamente ad agosto. “C’erano state un paio di litigate pesanti, intorno a marzo soprattutto via messaggio, io non avendo superato un esame importante avevo cominciato a scriverle chiedendo che mi aiutasse nel ripasso, lei non voleva perché aveva altri impegni. Io le avevo detto che se non avessi superato l’esame mi sarei suicidato. Mi è scappato anche qualche insulto perché non riuscivo a controllarmi per la rabbia, le ho detto ‘maledetta str***a, idiota’ e anche ‘guarda che non ce la faccio, mi faccio del male'”.

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