Trump congela dazi a Messico e Canada: Sheinbaum “Avete alzato un muro”

I due paesi si impegnano ad aumentare i controlli sui migranti e sul traffico di droga. L’ipotesi tariffe del 10% all’Unione europea.

Washington – Alla vigilia dell’entrata in vigore dei dazi del 25% contro i due vicini nonché alleati nordamericani e del 10% contro la Cina, il presidente Usa Donald Trump ha sospeso temporaneamente le tariffe prima al Messico e qualche ora dopo al Canada, continuando a trattare con la Cina. “Ho appena parlato con la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, è stata una conversazione molto amichevole durante la quale lei ha accettato di mandare immediatamente 10 mila soldati messicani al confine tra Messico e Stati Uniti”, scrive Donald Trump su Truth. “Quei soldati – ha aggiunto – si occuperanno di fermare il flusso di fentanyl e di immigrati illegali nel nostro Paese. Noi abbiamo accettato di mettere immediatamente in pausa per un mese le annunciate tariffe”.

Con una mossa che sembra una retromarcia ma che potrebbe far parte di una tattica negoziale, Trump ha congelato i dazi per un mese al Messico dopo una conversazione “molto amichevole” con la presidente Claudia Sheinbaum, che “ha accettato di inviare immediatamente 10mila soldati al confine con gli Usa” con lo scopo specifico di “fermare il flusso di fentanyl e di migranti illegali” negli Usa. Nel frattempo si cercherà di raggiungere un “accordo” tramite negoziati guidati per la parte americana dal capo della diplomazia Marco Rubio, dal segretario al Tesoro Scott Bessent e da quello al Commercio Howard Lutnick, con la partecipazione dei due presidenti. Gli Stati Uniti si sono impegnati invece a combattere il traffico di armi verso i cartelli.

Claudia Sheinbaum e Donald Trump

Sheinbaum è intervenuta duramente sulla questione: “Quindi, avete votato per costruire un muro… Bene, cari americani, anche se non capite molto di geografia, dato che per voi l’America è il vostro paese, non un continente, è importante che scopriate, prima che venga posato il primo mattone, che oltre quel muro ci sono 7 miliardi di persone. Ma dato che non conoscete davvero il termine ‘persone’, le chiameremo ‘consumatori‘. Ci sono 7 miliardi di consumatori pronti a sostituire i loro iPhone con dispositivi Samsung o Huawei in meno di 42 ore. Quei 7 miliardi di persone – ha proseguito – possono anche smettere di abbonarsi a Direct TV, e non vogliamo farlo, ma possiamo smettere di guardare film di Hollywood e iniziare a guardare più produzioni latinoamericane o europee che hanno una migliore qualità, messaggio, tecniche cinematografiche e contenuti”.

E infine: “Sappiamo che Adidas esiste, non solo Nike, e possiamo iniziare a indossare scarpe da tennis messicane come Panam. Ne sappiamo più di quanto pensi. Sappiamo, ad esempio, che se questi 7 miliardi di consumatori non acquistano i loro prodotti, ci sarà disoccupazione e la loro economia crollerà (all’interno del muro razzista) a tal punto che ci imploreranno di abbattere questo brutto muro. Non volevamo ma… Se vuoi un muro, ottieni un muro. Con sincero apprezzamento”. “Abbiamo questo mese per lavorare e convincerci a vicenda che questa è la strada migliore da seguire”, ha detto poi Sheinbaum in una conferenza stampa.

Trump ha riferito di aver avuto una prima buona conversazione anche con Justin Trudeau ma la svolta è arrivata solo dopo la seconda chiamata. A dare per primo la notizia della sospensione per 30 giorni dei dazi è stato lo stesso premier (dimissionario) canadese su X. Il leader canadese ha messo sul piatto un piano da 1,3 miliardi di dollari per rafforzare i controlli al confine con “nuovi elicotteri, tecnologia e personale, un migliore coordinamento con i nostri partner americani, maggiori risorse per fermare il flusso di fentanyl” e circa 10.000 persone in prima linea”. “Inoltre – ha spiegato – il Canada sta prendendo nuovi impegni per nominare uno zar del fentanyl, definiremo i cartelli come terroristi, garantiremo occhi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sul confine, lanceremo una forza d’attacco congiunta Canada-Usa per combattere la criminalità organizzata, il fentanyl e il riciclaggio di denaro. Ho anche firmato una nuova direttiva di intelligence sulla criminalità organizzata e il fentanyl e la sosterremo con 200 milioni di dollari”.

Nel frattempo, come concordato dalla presidente messicana con il presidente Usa, centinaia di militari della Guardia Nazionale sono stati inviati da almeno nove stati del Paese latinoamericano, per via aerea e terrestre, verso il confine settentrionale con l’obiettivo di contenere il passaggio di migranti e droga verso la nazione vicina. Fonti ufficiali hanno riferito che 10.000 membri delle forze federali sono stati dispiegati in 18 municipalità nei sei stati del nord. Nella Bassa California sono stati inviati 3.010 militari, a Sonora 1.987, a Chihuahua 2.620, a Coahuila 1.017, a Nuevo León 623 e a Tamaulipas 743. Sheinbaum ha affermato che si tratta di uno spiegamento che non lascia insicuro il resto del Paese e che è vantaggioso per il Messico: “Sappiate che non stiamo lasciando scoperti gli altri stati della Repubblica, ma si tratta piuttosto di un riorientamento delle forze”, ha spiegato.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa