L’account del fratello del magistrato ucciso è stato limitato fino al 2035: “Grave violazione della libertà d’espressione, mentre i contenuti che inneggiano ai mafiosi restano indisturbati sulla piattaforma”.
“Non possiamo permettere che voci libere e autorevoli come quella di Salvatore Borsellino vengano silenziate.” Con queste parole l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Antoci, commenta la vicenda che ha visto la limitazione fino al 2035 dell’account TikTok del fratello del giudice Paolo Borsellino, storico attivista nella lotta contro le mafie.
Secondo Antoci, si tratta di una grave violazione della libertà d’espressione, resa ancora più inquietante dal fatto che la piattaforma consente la diffusione di contenuti che inneggiano a personaggi mafiosi o promuovono comportamenti violenti, senza che vi siano interventi sanzionatori analoghi.
Nel mirino anche il rispetto da parte di TikTok del Digital Services Act (DSA), la normativa europea che impone alle grandi piattaforme online obblighi stringenti in materia di moderazione dei contenuti e prevenzione dell’incitamento alla violenza.
Per questo, Antoci ha annunciato di aver presentato un’interrogazione alla Commissione europea, chiedendo l’apertura di un’indagine interna su come TikTok applichi il DSA: “Vogliamo capire – ha dichiarato – se l’attuale sistema di controllo sia effettivamente in grado di distinguere tra contenuti che promuovono la cultura della legalità e quelli che invece inneggiano alla criminalità. La moderazione non può colpire chi si batte contro le mafie.”
Salvatore Borsellino è da anni impegnato nel mantenere viva la memoria del fratello ucciso da Cosa Nostra e nel promuovere la cultura dell’antimafia tra i giovani, anche attraverso i social network. La limitazione del suo account rappresenta, secondo Antoci, “un pericoloso precedente che potrebbe disincentivare la presenza di contenuti positivi e informativi in rete”.