zona rossa vicenza

Tabacchi di contrabbando venduti sottobanco nei minimarket etnici, titolari nei guai

Intensificati i controlli della Finanza a Vicenza: i prodotti da fumo venduti senza il bollino del monopolio di Stato. Multe per migliaia di euro.

Vicenza – Sotto il bancone di un insospettabile mini market di alimentari etnici, il titolare nascondeva il tabacco e le cartine per le sigarette, pronti ad essere venduti ai clienti che ne facessero richiesta. I finanzieri lo hanno scoperto e sequestrato 1,9 chili di tabacco, suddiviso in 91 bustine e oltre 36mila cartine conservate in 692 confezioni. Tutti i prodotti non presentavano il regolare bollino del monopolio dello Stato.

Controlli intensificati a Vicenza

L’intervento è stato eseguito nella cosiddetta “zona rossa“, istituita dal prefetto di Vicenza nell’area a ridosso della stazione ferroviaria e del “Quadrilatero”. Le zone rosse sono uno strumento introdotto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per garantire maggiore sicurezza nelle città italiane.

In un successivo controllo, effettuato all’indomani dell’istituzione della zona rossa, i finanzieri hanno scoperto, in un altro esercizio commerciale, 700 grammi di tabacco masticabile, conservato in 41 bustine prive del regolare bollino statale. Anche in questo caso la merce illegale è stata sequestrata.

Le sanzioni contro il contrabbando

Nei confronti dei titolari sono state irrogate le sanzioni amministrative previste dalla legge. Il titolare del mini market etnico ha ricevuto una multa di 9.400 euro per la detenzione finalizzata alla vendita del tabacco di contrabbando e un’altra sanzione, compresa tra 5.000 e 10.000 euro, per la vendita non autorizzata delle cartine. La multa comminata al secondo negoziante passato al setaccio dai finanzieri ammonta a 5.000 euro.

Entrambi i titolari degli esercizi commerciali sono stati segnalati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Spetterà a questo ente valutare l’applicazione della sanzione accessoria, che potrà essere la chiusura dell’attività o la sospensione della licenza o dell’autorizzazione per un periodo di tempo compreso tra cinque giorni e un mese.

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