Una risoluzione dei consiglieri regionali: “Il nostro impegno proseguirà affinché il Governo solleciti i Paesi coinvolti a chiedere con forza risposte esaustive”.
Roma – In Commissione Legalità dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna è stata approvata la risoluzione sulla Strage di Ustica che ha come primi firmatari il consigliere regionale Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) e la consigliera regionale Simona Lembi (Pd). Nel dibattito, insieme ai primi firmatari, sono intervenuti i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Costa e Fabrizio Castellari. I quattro consiglieri regionali hanno manifestato preoccupazione per la richiesta di archiviazione dell’ultima inchiesta sulla strage di Ustica, senza che si sia potuti arrivare a conoscere gli autori materiali della strage.
“A 45 anni dalla strage che costò la vita a 81 persone, la richiesta di archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Roma rappresenta una sconfitta per la verità e per il diritto delle famiglie delle vittime a ottenere giustizia – dichiarano i consiglieri – Sebbene gli inquirenti abbiano confermato lo scenario di una battaglia aerea, non sono ancora stati identificati i responsabili dell’abbattimento del Dc-9 Itavia”. “La Regione Emilia-Romagna si è sempre battuta per la verità su tutte le stragi che hanno colpito il nostro Paese e non può accettare che il caso di Ustica venga archiviato senza conoscere responsabilità e autori materiali della strage – continuano i consiglieri –. Il nostro impegno proseguirà affinché il Governo italiano solleciti con determinazione i Paesi coinvolti a chiedere con forza risposte esaustive”.

Nella risoluzione approvata, l’Assemblea Legislativa ha chiesto alla Giunta regionale di esprimere solidarietà ai familiari delle vittime della strage di Ustica; di sollecitare il Governo affinché adotti ogni possibile azione per giungere alla verità; di garantire il sostegno alla Fondazione Museo per la Memoria di Ustica e alle attività educative per le nuove generazioni e di chiedere alla Conferenza delle Regioni di intervenire presso il Governo per ottenere risposte dalle nazioni coinvolte. “La ricerca della verità su Ustica deve proseguire perché riguarda la dignità dell’Italia e il rispetto della memoria delle vittime – concludono i consiglieri –. Desta stupore e preoccupazione l’astensione delle destre, senza nemmeno partecipare al dibattito. La ricerca della verità dovrebbe essere un obiettivo comune”.
Anche la presidente dell’associazione dei familiari delle vittime di Ustica Daria Bonfietti ha chiesto un incontro alla presidente del Consiglio Giorgia Melloni “per sollecitare il Governo a essere davvero protagonista dell’impegno per la verità, prendendo atto della realtà: un aereo civile è stato abbattuto, è in gioco la nostra dignità nazionale”. Il Governo, dice Bonfietti “deve impegnarsi pretendendo piena collaborazione dai Paesi amici e alleati i cui aerei ‘razzolavano’ attorno al DC9 Itavia nella tragica notte
del 27 giugno 1980″ in cui morirono le 81 persone a bordo del volo. Domenica 9 marzo era stata fatta un’iniziativa davanti al museo della memoria a Bologna, dopo la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma.