Von der Leyen apre il tavolo sull’industria dell’automobile. L’amministratore delegato Elkann sarebbe stato sentito al telefono.
Roma – Stellantis oggi adotta delle misure per semplificare la propria organizzazione in linea con i cambiamenti comunicati nel dicembre 2024. Queste decisioni, spiega il Gruppo, “consentono il giusto equilibrio tra responsabilità regionali e globali, facilitando la rapidità delle scelte e la loro esecuzione. Queste misure rafforzano ulteriormente l’impegno di Stellantis nell’ascoltare i propri clienti e pongono le basi per una rinnovata crescita”.
Grazie a mirati adeguamenti organizzativi, le regioni dispongono ora di maggiori capacità decisionali ed esecutive a livello locale per la pianificazione e lo sviluppo dei prodotti, le attività industriali e commerciali, mantenendo il coordinamento con le funzioni globali dell’azienda per servire al meglio i clienti. Le attività software sono ora integrate in un’organizzazione di sviluppo e tecnologia del prodotto guidata da Ned Curic allo scopo di semplificare il processo di immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi per tutti i brand in tutti i mercati in cui l’azienda è presente.
Oltre al suo attuale ruolo di COO delle Regioni d’America, Antonio Filosa assume la leadership globale dell’ente Quality, il fulcro della promessa dell’azienda ai clienti. Gli enti Corporate Affairs e Communications sono stati uniti sotto la guida di Clara Ingen-Housz per supportare al meglio il costante impegno dell’azienda nei confronti di tutti i suoi stakeholder. Viene creato un nuovo Marketing Office, guidato da Olivier François, per raggruppare il marketing dei brand e supportarli al meglio, in particolare attraverso la pubblicità, gli eventi globali e le sponsorizzazioni.
Ulteriori cambiamenti di leadership includono: Bob Broderdorf è stato nominato alla guida del brand Jeep; Alain Favey entra in Stellantis e viene nominato responsabile del brand Peugeot; Xavier Peugeot è stato nominato alla guida del brand DS Automobiles. Anne Abboud è stata nominata alla guida dell’unità veicoli commerciali di Stellantis Pro One. Intanto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato per il prossimo 5 marzo la presentazione del piano industriale comunitario per l’industria dell’automobile. Il comparto, ha sottolineato, “si trova in un momento cruciale. La sosterremo durante la sua profonda transizione” perché possa “prosperare in Europa e competere con successo sulla scena mondiale”.
Von der Leyen ha incaricato il commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, di presentare il piano d’azione, dovrà collaborare con altri quattro commissari: Wopke Hoekstra supervisionerà sulla transizione ecologica, Stéphane Séjourné sarà responsabile della catena del valore industriale, Henna Virkkunen si concentrerà sull’innovazione tecnologica e digitale e Roxana Minzatu si occuperà di occupazione e questioni sociali. Bruxelles, si legge in un comunicato, “riconosce l’urgente necessità di adottare misure che proteggano l’industria automobilistica europea e ne garantiscano la continua prosperità all’interno dell’Ue”.
Il piano affronterà “un’ampia gamma di questioni rilevanti per il settore, come garantire l’accesso ai talenti e alle risorse, promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di veicoli di nuova generazione e stabilire un quadro normativo pragmatico e prevedibile“. La Commissione ha avviato un dialogo con produttori, sindacati e associazioni di settore. Tra le grandi multinazionali c’erano Volkswagen, Bmw, Mercedes, Volvo e Renault. Il presidente di Stellantis, John Elkann, era assente alla riunione, ma ha avuto una conversazione telefonica con Ursula von der Leyen, assicura il gruppo erede di Fiat e Peugeot.
Le prime misure potrebbero essere annunciate alla fine di febbraio per sostenere l’acquisto di auto elettriche per le flotte aziendali o per cercare di rendere sicure le catene di approvvigionamento delle materie prime. Il precedente mandato di Ursula von der Leyen è stato caratterizzato dalle ambiziose misure del Green Deal e dal suo emblema: il divieto di vendita di nuovi veicoli a combustione entro il 2035. Pur promettendo “flessibilità” per rispondere all’“emergenza”, von der Leyen ha assicurato di volere “mantenere questo obiettivo”, finora mai messo in discussione a Bruxelles,. Ma la pressione dei produttori e di alcuni politici sta aumentando. In Europa, la quota delle auto elettriche nelle vendite è diminuita per la prima volta da quando il mercato è decollato nel 2020: 13,6% nel 2024 rispetto al 14,6% nel 2023. La Cina, il pioniere globale, ha venduto 11 milioni di veicoli elettrici nel 2024, con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente.