La sottile arte della vendetta

Lui la tradisce, lei se ne accorge e si vendica a colpi di carta stampata. Tradimento e vendetta, accoppiata pericolosa ma talvolta spassosa. Per gli altri, non certo per i protagonisti.

Lui le fa le corna, lei lo scopre e lo discredita sui giornali. Senz’altro non è piacevole per nessun essere umano, uomo o donna che sia, scoprire di essere stati traditi. Ci si senti lesi, lacerati nella parte più intima di sé. Nel linguaggio popolare si suole dire che la vittima del tradimento è cornuta. Pare che l’aggettivo abbia origine dal maschio della capra (detto anche becco, da cui sono sorte le espressioni: “far becco” o “essere becco”) la cui compagna, piuttosto faceta, è nota per la sua…disinvoltura. La cultura greca, attraverso la mitologia ci ha raccontato, invece, che il Minotauro, concepito dal tradimento di Pasifae regina di Creta, col Toro della stessa città, era fornito di corna. Per questo motivo il popolo ricordava al suo re, Minosse, il tradimento, mostrandogli il tipico gesto con la mano; e la vendetta?

Da qui è nata la correlazione tra il gesto e l’idea di infedeltà. Ora come comportarsi di fronte ad una scoperta del genere? La rabbia che ribolle può essere cattiva consigliera, perché nell’immediato le difese e la capacità di raziocinio sono ai minimi storici e si rischia di prendere una decisione fallace. Anche perché la controparte, il traditore, può aver preso delle contromisure. Molto meglio aspettare il momento propizio per sferrare una vendetta memorabile. D’altronde non si dice che: “la vendetta è un piatto che va servito freddo”? C’è stato un caso di tradimento che ha fatto il giro del web per la reazione desueta della cornuta. Il fatto è successo in Australia e cosa ha escogitato Lei per vendicarsi di Lui?

Ha deciso di comprare una pagina di giornale, sul quotidiano locale. Ha fatto scrivere a caratteri cubitali una semplice frase: “Caro Steve, spero tu sia felice con lei. Ora l’intera città saprà che schifoso traditore sei”. Un messaggio semplice firmato “Jenny”, che ha concluso il suo “epitaffio” con un post scriptum: “Ho comprato questo annuncio con la tua carta di credito”. Quest’ultima è stata una trovata veramente esilarante, della serie: cornuta sì, ma stupida no! D’altronde si sa che è molto meglio avere carte di credito separate, ognuno per conto proprio. Non si può mai sapere nella vita! Comunque la notizia si è diffusa in un battibaleno sui social. A testimonianza che è giunta a destinazione, sicuramente anche al destinatario.

Pare che i dipendenti del giornale locale siano stati subissati dai messaggi sulle pagine social. Si è scatenata una sorta di gara per scoprire ulteriori informazioni sui due contendenti. Jenny, com’era scontato che fosse, ha avuto solidarietà da molti utenti, che hanno commentato con ironia la sua vendetta. Sono stati numerosi gli interventi di esperti, o presunti tali, nel dare spiegazioni sul tradimento e le vendetta e su come si reagisce dopo aver subito un torto così. Non poteva mancare la voce dell’esperto italiano. Il professor Osmano Oasi, psicologo e psicoterapeuta, sui diversi modi di vendicarsi di uomini e donne, ha così dichiarato al mensile “Ok Salute”:  “Le donne sono più raffinate, mentre gli uomini sono più istintivi. La donna preferisce colpire l’immagine e la reputazione della persona nei confronti della quale si vuole vendicare”.

E’ probabile che sia vero, visto com’è andata la storia di Jenny. Ora fino a quando vicende come i tradimenti sentimentali sono come quella della vicenda summenzionata, oppure con lo sberleffo e la derisione, ci si trova ancora di fronte a situazioni accettabili, i cui strascichi fanno parte anche di una normale crescita della persona. Il dramma vero è quando, purtroppo, il tradimento o presunto tale e i rapporti di coppia in generale, sfociano in una vera e propria vendetta drammatica, come i numerosi femminicidi testimoniano.              

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