Le ipotesi di reato sono false dichiarazioni e induzione indebita. Ieri i pm hanno chiesto sei arresti tra cui quelli dell’assessore Tancredi e dell’immobiliarista Catella. Indagato anche Boeri. La replica del primo cittadino milanese: “Inaccettabile saperlo dai giornali”. Tancredi: “Disponibile a dimettermi”.
Milano – Dalla maxi inchiesta sull’urbanistica, nell’ambito della quale i pm di Milano hanno chiesto sei arresti, spunta un nome illustre: quello del sindaco Beppe Sala. Il primo cittadino, secondo quanto riportano Corriere della Sera e Repubblica, sarebbe indagato per due ipotesi di reato. La prima: false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni. La seconda: induzione indebita a dare o a promettere utilità, in questo caso a proposito del progetto del cosiddetto “Pirellino” realizzato dall’archistar Stefano Boeri e dell’imprenditore immobiliare Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima e “asso pigliatutto” dell’urbanistica milanese.
Gli altri indagati illustri che rischiano i domiciliari
Nell’inchiesta, un vero e proprio terremoto politico abbattutosi sulla giunta milanese, il pool capitanato da Marcello Viola ha chiesto al Gip gli arresti domiciliari, oltre che per i citati Marinoni e Catella, anche per l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, per Alessandro Scandurra – altro ex componente della Commissione paesaggio -, per Andrea Bezziccheri – fondatore di Bluestone e autore di progetti come le Park Tower di via Crescenzago e il complesso “Hidden Garden” in piazza Aspromonte – e per Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S. Architetto, che ha formato la riqualificazione delle ex Scuderie de Montel a San Siro, trasformate nel progetto “Terme de Montel”.
In tutto gli indagati sono 74. Al momento la lista completa non è ancora emersa, tranne che per alcuni nomi di spicco. I reati contestati dai pubblici ministeri Petruzzella, Filippini e Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, vanno dalla corruzione al falso, dall’abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino all’induzione indebita. Gli interrogatori inizieranno il 23 luglio. Le opposizioni, capitanate da FdI e Lega, insorgono nell’aula del Consiglio Comunale e chiedono le dimissioni. Nel pomeriggio, Tancredi avrebbe detto al sindaco Sala di essere “disponibile” a dimettersi.

Il caso Pirellino e la figura di Marinoni
Uno dei filoni principali dell’indagine riguarda il progetto per il recupero dell’edificio noto come “Pirellino”, su cui avevano lavorato l’architetto Stefano Boeri e l’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. Per i pm, la nomina alla presidenza della Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano di Giuseppe Marinoni sarebbe stata strumentale a facilitare un progetto di “pianificazione occulta”.
Marinoni – secondo gli inquirenti – avrebbe mostrato una “totale mancanza di indipendenza”, risultando ricattabile e influenzabile da Sala, dall’assessore Giancarlo Tancredi, dal direttore generale Mauro Malangone, nonché da Boeri e Catella.
Sala replica: “Apprendo dai giornali, è inaccettabile”
Intervistato dal Corriere della Sera, Sala si è detto “allibito” per aver appreso di essere indagato dai quotidiani e non dalla Procura. “È un metodo inaccettabile”, ha dichiarato.
Sulla vicenda del Pirellino, il sindaco ha ricordato che l’edificio è stato venduto nel 2019 e che, a distanza di sei anni, i lavori non sono ancora partiti: “Altro che induzione, c’è stata una continua discussione”.
Quanto alla nomina di Marinoni, Sala ha affermato che la selezione dei membri della Commissione Paesaggio non è di sua diretta competenza: “Non ho mai avuto nemmeno il suo numero di telefono”.
Solidarietà dalla giunta e intervento in Consiglio
Nel corso della giunta tenutasi a Palazzo Marino dopo l’uscita della notizia, Sala ha annunciato che lunedì riferirà in Consiglio comunale. I suoi assessori hanno espresso solidarietà per l’indagine in corso. Intanto, l’inchiesta continua a scuotere il panorama politico e istituzionale milanese.