L’area, trasformata in una baraccopoli, si estendeva su una superficie di 4300 metri quadri precedentemente occupata da 15 famiglie con quaranta persone.
Roma – Un campo rom all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica nel territorio del Comune di Ciampino è stato sgomberato questa mattina con il contributo di carabinieri e polizia. Durante l’operazione sono stati abbattuti 20 manufatti abusivi, ciascuno di 8 metri quadrati, realizzati a corredo di un corpo di fabbrica centrale.
Campo rom con 20 baracche abusive
Quest’ultimo era, con ogni probabilità, appannaggio del “capo del campo” che, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, gestiva un sistema noto come “metodo del vassallo”. Gli occupanti pagavano un “affitto” per poter risiedere nei giacigli fatiscenti, privi di servizi igienici e di prima necessità adeguati.
Lo sgombero si è reso necessario a seguito di numerose segnalazioni da parte dei residenti della zona e di accertamenti sulla regolarità dell’occupazione del terreno. Ad ottobre scorso, peraltro, una troupe di un programma televisivo era stata aggredita con dei sassi proprio per evitare che gli occupanti venissero ripresi dalle telecamere.
Le condizioni igienico-sanitarie all’interno del campo erano considerate estremamente critiche, rappresentando un serio rischio per la salute pubblica e per la dignità degli occupanti, in particolare dei minori, anche considerando che, all’interno, vivevano ovini per la produzione di prodotti caseari ed animali domestici.
Nel campo rom anche ovini e animali domestici
Al piano operativo hanno concorso anche i servizi sociali del Comune di Ciampino, che, già nelle ultime settimane, si erano attivati per offrire assistenza agli occupanti, in particolare per i minori, al fine di individuare soluzioni abitative temporanee e supporto per la loro inclusione sociale.
Sono in corso verifiche per accertare eventuali responsabilità penali legate alla gestione del campo e allo sfruttamento degli occupanti.