HOME | LA REDAZIONE

“Se mi lasci mi impicco”, ma prima Igor ha ucciso la madre dei suoi figli

Ester Palmieri accoltellata a morte dal marito boscaiolo dal quale si stava separando. La coppia ha lasciato orfani tre bambini affidati allo zio materno.

VALFLORIANA (Trento) – “Lo gestisco, non sono preoccupata“, aveva detto alla mamma Ester Palmieri, 37 anni, massaggiatrice olistica, uccisa a coltellate dal marito Igor Moser, 45 anni, boscaiolo, lo scorso 11 gennaio. Subito dopo il femminicidio l’uomo si è tolto la vita impiccandosi nel casolare dove viveva da qualche mese, a Molina-Castello di Fiemme. La coppia aveva tre figli ma il rapporto sentimentale era finito da tempo. Ester aveva deciso di definire legalmente la separazione, chiedendo una mediazione per l’affidamento dei figli ma Igor non voleva saperne di troncare la relazione e sperava di tornare insieme alla donna. Il boscaiolo non mancava occasione per pressare Ester affinché i due tornassero ad essere una famiglia ma la donna non voleva saperne.

Ester Palmieri nel suo centro olistico, chiuso dopo la sua morte

I genitori di lei, impauriti per le tensioni che si erano venute a creare, avevano consigliato alla figlia di cambiare la serratura del portoncino di casa. Ma l’esperta di tecniche di rilassamento non aveva paura del suo ex compagno e non aveva seguito il consiglio di mamma e papà che, forse, avrebbe potuto salvarle la vita. Fra alti e bassi e con Igor che ripeteva sempre le stesse frasi minacciose: Se non torniamo insieme, mi attacco su, arriviamo alle feste di Natale quando il boscaiolo si presentava nello studio “Scintilla Alchemica”, gestito dalla ex compagna in contrada Casatta, per ripetere sempre lo stesso ritornello alla donna ormai infastidita e stufa di una vita condotta sul filo del rasoio.

Ester aveva preso di petto il padre dei suoi figli e lo aveva minacciato di chiamare i carabinieri se non se ne fosse andato. Igor batteva in ritirata e apparentemente si dileguava ma solo per qualche giorno. Rifaceva la sua comparsa un paio di giorni prima della tragedia a seguito di un avviso di raccomandata, trovato in buca, con la quale il legale della moglie, l’avvocato Marta Luchini, gli notificava la proposta di mediazione per l’affidamento dei tre figli, che oggi hanno dai 5 ai 10 anni. Solo su insistenza di Ester il boscaiolo si sarebbe recato in Posta per prendere la missiva ma, evidentemente, dentro di sé già meditava ciò che sarebbe accaduto il successivo 11 gennaio.

L’abitazione di Montalbiano dove si è consumato il femminicidio

Alle 9 del mattino, infatti, Igor si presentava in casa della donna, nel centro di Montalbiano, frazione di Valfloriana, dove i due avevano abitato con i figli. L’uomo bussava alla porta e la moglie gli apriva l’uscio senza timore alcuno, non potendo certo prevedere quel che sarebbe accaduto pochi istanti dopo. Igor, forse per abbozzare un finto abbraccio, avrebbe aggredito la donna con un coltello da caccia colpendola alle spalle con diversi fendenti. Quello mortale le recideva carotide e giugulare tanto da provocare il decesso della vittima per dissanguamento in pochi secondi. L’uomo sarebbe poi tornato sui suoi passi e raggiunto il casolare di campagna a Molina-Castello di Fiemme, dove abitava da un paio di mesi, si sarebbe suicidato stringendosi un cappio al collo dopo averne assicurato l’altra estremità al tramezzo del tetto.

I parenti dell’uomo, non vedendolo arrivare per pranzo, davano l’allarme e i carabinieri si recavano subito nel vicino casolare dove trovavano il cadavere di Moser attaccato ad una corda. Conficcato nel legno, poco lontano dal suo corpo senza vita, i militari rinvenivano un grosso coltello, forse servito per ammazzare la povera Ester. Gli investigatori dell’Arma venivano poi chiamati dalla madre della massaggiatrice che, nel frattempo, aveva scoperto il cadavere della figlia in un lago di sangue. Non sono stati ritrovati lettere né messaggi di addio.

I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso delle due vittime

Secondo le prime ricostruzioni il boscaiolo sarebbe giunto in casa di Ester con un piano criminale ben preciso dunque premeditando il delitto per poi togliersi la vita mentre i figli si trovavano a scuola. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trento e i colleghi della Compagnia di Cavalese, che svolgono le indagini coordinate dal Pm Maria Colpani, hanno repertato un pezzo della stessa corda usata per impiccarsi nell’auto dell’omicida-suicida. Non risultano denunce a carico del boscaiolo, né avvisaglie concrete del femminicidio.

I funerali di Ester Palmieri si sono celebrati nella chiesetta di Montalbiano in contemporanea con quelli di Igor Moser che si sono svolti nella parrocchia di Castello-Molina di Fiemme.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa