Non solo da caos, disagi e braccio di ferro coi sindacati. Il ministro dei Trasporti dice “basta a astensioni da usare come arma politica”.
Roma – Guai a utilizzare il diritto allo sciopero come “arma politica”. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha attaccato chi utilizza le proteste come arma politica e per questo ha spiegato che bisogna rivederne le norme. “L’ennesimo venerdì di sciopero caratterizzato, non solo da caos e disagi, ma soprattutto da violenze, scontri e danneggiamenti a beni pubblici e privati”, ha affermato.
È “urgente rivedere la norma sull’astensione dal lavoro, visto che ormai è un’arma di scontro politico e di aggressione alle forze dell’ordine anziché di tutela dei lavoratori Gli italiani hanno il diritto di essere protetti e io farò di tutto per tutelarli”. Oggi lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base. Trasporti, sanità, scuola: diversi i settori coinvolti dalla mobilitazione. Il ministro Salvini con un’ordinanza aveva ridotto a 4 ore lo sciopero nei trasporti, soprattutto in vista del venerdì pre-natalizio e i tanti disagi sui cittadini. Ma l’Unione Sindacale di Base ha contestato la decisione del ministro e confermato lo sciopero per l’intera giornata perché l’ordinanza è “illegittima”. Il Tar del Lazio, con decreto monocratico, ha accolto la richiesta dell’Usb di sospendere l’ordinanza.