Salvini lancia il progetto per la leva obbligatoria. Crosetto: “Non per le forze armate”

Il vicepremier, a Vicenza per l’adunata nazionale degli Alpini, propone 6 mesi per ragazzi e ragazze. “Botta e risposta” nella maggioranza tra favorevoli e contrari.

Vicenza – Leva obbligatoria? Per Salvini si può, anzi si deve fare. Tanto più che altri Paesi, come la Germania, stanno già cercando soluzioni per rafforzare l’esercito come “risposta” alla crisi e ai venti di guerra che, in Europa, sembrano spirare sempre più forte. «La Lega ha quasi concluso la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, 6mesi obbligatori per ragazzi e ragazze, a servizio della comunità, su base regionale», spiega il vicepremier, intervenuto oggi all’adunata nazionale degli Alpini, in corso a Vicenza. Che insiste: «È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi da svolgere vicino a casa. Una volta – ha ricordato – uno di Udine andava a Bari, e quello di Bari lo mandavano a Udine, dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa. Spero che anche la altre forze politiche appoggino la proposta».

Crosetto a Vicenza durante l’adunata degli Alpini

Una proposta che però non sembra essere stata affatto gradita dal ministro della Difesa Guido Crosetto, anche lui presente al mega raduno degli Alpini. «Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola. Le forze armate servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate», ha detto Crosetto. Subito riecheggiato dal presidente di Noi moderati Maurizio Lupi, il quale ha dichiarato senza mezzi termini di essere «contrari alla reintroduzione del servizio di leva militare obbligatoria, che non è e non potrà mai essere uno strumento per educare i giovani. L’attuale situazione geopolitica però ci deve indurre a riflettere su una carenza condivisa, quella di una difesa comune europea. In un contesto assoggettato a minacce, l’Unione Europea è chiamata a impegnarsi maggiormente in questo campo».

Salvini e Zaia a Vicenza

Più morbido, anzi possibilista, Luca Zaia, che commentando la proposta di Salvini ha detto di concordare sul fatto che la leva possa essere «un’esperienza che si può fare spendendosi a favore della propria comunità, proprio come gli alpini ci insegnano. Lo dico da obiettore di coscienza, che ho fatto dopo la laurea, assistendo disabili e anziani». Quanto all’idea di una leva obbligatoria vera e propria, Zaia però taglia corto: «Forme e modalità verranno decise a livello nazionale».

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