Agsm Aim denuncia due blitz violenti nel Mugello: ingegneri e boscaioli minacciati, mezzi danneggiati. Indagano i carabinieri.
Firenze – Nuovo episodio di violenza e sabotaggio in Toscana. La società Agsm Aim, titolare del progetto per l’impianto eolico sul Monte Giogo del Villore, ha denunciato due irruzioni avvenute tra mercoledì 3 e giovedì 4 luglio all’interno del cantiere in Mugello, nel comune di Vicchio (Firenze).
Secondo quanto riportato in una nota ufficiale della società, un gruppo di circa 50 persone incappucciate, alcune delle quali armate di coltelli, avrebbe fatto irruzione nell’area di lavoro, minacciato il personale – in particolare tre ingegneri e i boscaioli impegnati nel disboscamento – e provocato gravi danni alle infrastrutture e ai mezzi da cantiere.
La denuncia: “Atto violento e inaccettabile”
“Condanniamo fermamente l’atto violento – afferma Agsm Aim – e esprimiamo la nostra piena solidarietà ai lavoratori coinvolti, costretti ad abbandonare il cantiere per ragioni di sicurezza. È stato un intervento abusivo, intimidatorio, che ha messo a repentaglio l’incolumità delle persone”.
La società ha sporto immediata denuncia ai Carabinieri di Borgo San Lorenzo, che stanno ora indagando sull’accaduto. Il blitz ha colpito un cantiere già oggetto di tensioni ambientali: l’impianto eolico, il primo in Mugello, è stato al centro di un acceso dibattito pubblico tra ambientalisti, istituzioni e cittadini.
Impianto al centro delle proteste
Il progetto, approvato nel 2021, prevede l’installazione di 7 aerogeneratori alti oltre 100 metri. L’opera ha diviso la popolazione locale: da un lato chi lo considera un passo fondamentale per la transizione ecologica, dall’altro i comitati contrari, che denunciano l’impatto ambientale e paesaggistico sull’Appennino toscano.
In passato si erano già verificati atti vandalici e proteste, ma l’azione violenta denunciata da Agsm Aim rappresenta un’escalation senza precedenti.
Indagini in corso: si cerca l’identità degli aggressori
Al momento non sono stati effettuati arresti. Gli inquirenti stanno cercando di identificare i responsabili, anche attraverso rilievi sul posto e testimonianze. Non si esclude che gli autori del blitz possano essere legati a frange estremiste del movimento No Eolico attivo nella zona.