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Roma – Relazione DIA: Austria crocevia delle mafie dell’Est

L’Austria sembra un’isola felice, al riparo dagli appetiti mafiosi, ma non é cosi. Anzi. Non esistono isole felici in Europa e forse in nessun’altra parte del mondo. Il recente rapporto della DIA è chiarissimo in proposito.

Roma – Dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia si evince che “il territorio austriaco può considerarsi uno snodo strategico della rotta balcanica, percorsa dalla criminalità organizzata dei Paesi dell’Est per perpetrare vari reati, soprattutto legati al settore degli stupefacenti, in particolare eroina proveniente, attraverso la Turchia, dal Medio Oriente. Recenti attività investigative hanno evidenziato che il medesimo “percorso” è utilizzato, altresì, nel traffico internazionale di prodotti petroliferi, che venivano prelevati da raffinerie ubicate oltre che nel territorio austriaco, anche in Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria per essere immessi in consumo in Italia.


Benché non si registrino presenze radicate di organizzazioni mafiose italiane, quel Territorio,
vista anche la vicinanza geografica con il nostro Stato, è “attenzionato” da alcune consorterie calabresi, e da ultimo siciliane, per la realizzazione di reati di tipo economico.


In particolare grazie alle evidenze emerse in complesse attività d’indagine, quali le operazioni “Galassia” e “Game Over”, è stato possibile mappare la presenza dei gruppi criminali legati alla ‘ndrangheta e a cosa nostra. Questi clan si sono dimostrati capaci di effettuare attività criminali in grado di spaziare in vari settori tra cui il riciclaggio di beni attraverso investimenti immobiliari e il reimpiego dei proventi illeciti nel settore delle scommesse.


Relativamente alla citata operazione “Galassia”, il tribunale di Reggio Calabria ha disposto, nei confronti di un imprenditore romano, la misura cautelare del sequestro avente ad oggetto il patrimonio illecitamente accumulato, tra cui una società di capitali di diritto austriaco.
Per quanto riguarda la camorra è emersa la presenza del sodalizio GIONTA-ASCIONE-PAPALE-IANUALE-ELIA dedito al traffico di armi attraverso il confine terrestre della provincia di Udine

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