Il ministro Bianchi, il quale ha dimostrato attento ascolto e ampia disponibilità al dialogo con le forze sindacali, inaugurando così una nuova stagione improntata ad una reale collaborazione. Inversione di tendenza: ricordando Azzolina.
Roma – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nel gestire la situazione di emergenza sanitaria, si è fatto portavoce delle richieste delle Regioni per avere un parere dal Comitato Tecnico Scientifico sull’apertura o chiusura delle scuole. Gli esperti dovrebbero fornire anche un report aggiornato sulla situazione epidemiologica complessiva del settore.
Ha proposto di aprire un tavolo denominato “Primo settembre”, puntando l’attenzione all’apertura delle scuole per il prossimo anno scolastico, dopo questi due anni di difficoltoso svolgimento delle attività didattiche. Gli esperti studieranno, infatti, la questione degli apprendimenti perduti durante la Dad, allontanando l’ipotesi di un prolungamento generalizzato del calendario scolastico.
Incontrando i sindacati, il ministro Bianchi ha messo al primo posto la necessità di intervenire su “reclutamento e mobilità” per avere il personale al completo a settembre.
Uno dei primi atti dovrebbe riguardare l’organico e la definizione del numero degli alunni per classe, rivedendo la legge 183 del 2008, nella prospettiva di poter assicurare a tutti gli studenti una regolare attività didattica in presenza.
C’è attesa di conoscere le date dei trasferimenti 2021, le cui domande dovrebbero partire entro il mese di marzo e quindi avviare la macchina della mobilità con la richiesta di abolire il vincolo quinquennale ed anche di procedere all’aggiornamento delle graduatorie del personale ATA.
I rappresentanti sindacali: Francesco Sinopoli (FLC-CGL), Maddalena Gissi (CSL), Pino Turi (UIL), Elvira Serafini (SNALS), Rino Di Meglio (GILDA), Marcello Pacifico (ANIEF) e il presidente dell’ANP Antonello Giannelli, hanno espresso vivo apprezzamento per i segni evidenti di un “cambio di passo significativo” e un nuovo stile di relazione da parte del ministro Bianchi, il quale ha dimostrato attento ascolto e ampia disponibilità al dialogo con le forze sindacali, inaugurando così una nuova stagione improntata ad una reale collaborazione.
Nell’espressione introduttiva all’incontro “Partire dagli ultimi per riportare la scuola al centro del Paese”, si racchiude il senso del primo incontro con i sindacati del comparto scuola, evidenziando grande attenzione per la centralità della scuola e un approccio nuovo e disponibile nel rapporto con le parti sociali.
Il ministro Bianchi, concludendo l’incontro con l’esortazione: “Rivolgete la mia stima a tutto il personale» ha inteso altresì riconoscere e assegnare alle forze sindacali un ruolo d’intermediazione tra il personale e il ministero in un’ottica di attiva cooperazione e di ricerca di una sempre maggiore qualità del servizio scolastico.
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