Roma – Giannini: «Il debito verso i poliziotti uccisi dal nazifascismo è enorme»

Bella iniziativa tenuta nella Capitale per ricordare il sacrificio dei poliziotti che hanno partecipato alla lotta contro il nazifascismo e hanno sacrificato le loro vite.

Roma – Nella sala conferenze del ministero dell’Interno, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, si è tenuto il seminario “Una memoria da costruire: i partigiani, i deportati e i giusti della Polizia nella Resistenza al nazifascismo”. L’evento è stato organizzato dalla Sezione Anpi “Maurizio Giglio” appartenenti Polizia di Stato.

La Sezione è stata costituita il 20 dicembre del 2022 con l’intenzione di restituire alla memoria il sacrificio dei poliziotti che hanno partecipato alla lotta contro il nazifascismo. Il progetto prende il nome di Maurizio Giglio, 24enne poliziotto catturato dalla banda Koch, un reparto speciale di polizia della Repubblica sociale italiana che collaborava con i nazisti, per poi essere torturato e ucciso alle Fosse Ardeatine.  

Il prefetto Lamberto Giannini saluta alcuni poliziotti.

Il prefetto Giannini, nel suo intervento, ha sottolineato:

“Ritengo che ci sia un grande debito di giustizia verso tanti colleghi della Polizia che si sono sacrificati durante il periodo del nazifascismo. L’impegno dell’Amministrazione è grande in tal senso. Ad esempio, di recentemente siamo stati a Udine ad apporre alcune pietre d’inciampo per poliziotti che sono stati deportati per aver nascosto famiglie di cittadini di religione ebraica e collaborato con la Resistenza. Noi dobbiamo recuperare e rivendicare con forza questo patrimonio di memoria. La memoria è importante, soprattutto per le nuove generazioni, è necessario che i giovani conoscano la storia e le atrocità di quel periodo affinché non vengano contagiate e irretite da pericolosi richiami a ideologie fondate sul suprematismo, il razzismo e l’antisemitismo”.

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