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Reggio Emilia – Maltrattamenti e violenza sessuale, in manette un 40enne

Reggio Emilia – Truffa, violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali: un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri della tenenza di Scandiano. Giovedì mattina il 40enne è stato rintracciato dai militari dell’Arma che hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo. L’uomo è stato prima accompagnato in caserma e in seguito in carcere a Reggio per l’espiazione della pena. Dal 2011 al 2017 si è reso responsabile, nelle province di Roma e Palermo, dei reati di truffa, maltrattamenti in famiglia,, lesioni personali e violenza sessuale. E’ stato successivamente riconosciuto colpevole dal competente tribunale che l’ha giudicato. Il 40enne, essendo divenute esecutive le condanne, dovrà ora scontare una pena complessiva di quattro anni di reclusione oltre al pagamento della multa di novanta euro e le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, interdizione dall’ufficio di tutore perpetua, dai pubblici uffici perpetua e dall’ufficio di curatore perpetua.

L’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica del tribunale di Roma, nel cui comprensorio è divenuta esecutiva per ultima una delle tre condanne, ha emesso un provvedimento restrittivo di cumulo pene, eseguito dai carabinieri della tenenza di Scandiano nel cui comune l’uomo è domiciliato. A carico del 40enne pendevano tre sentenze di condanna.

La prima è stata emessa dal tribunale di Roma il 17 maggio 2021 e definitiva il 16 ottobre 2021 in cui l’imputato è stato condannato alla pena di dieci mesi di reclusione e 500 euro di multa per il reato di truffa. La seconda sentenza è stata invece emessa dal tribunale di Palermo e divenuta definitiva il 6 ottobre 2022 per truffa in concorso che l’ha condannato a sei mesi e novanta euro di multa. La terza è stata infine emessa dal tribunale di Roma il 28 novembre 2022 e definitiva il 14 marzo 2023: è stato condannato per i reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali e violenza sessuale. Il 40enne giovedì è stato dunque rintracciato e in seguito è stato portato in carcere da militari dell’Arma di Scandiano, impegnati ogni giorno a monitorare con grande attenzione il vasto territorio di propria competenza.

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