Il minore è accusato di resistenza aggravata e danneggiamento. Indagati anche i genitori di altri ragazzi per abbandono di minori.
Palermo – Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile e della Squadra Investigativa del Commissariato P.S. “Porta Nuova” di Palermo, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, ha eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare del collocamento in comunità nei confronti del minore T.R.A., di anni 14, ritenuto responsabile, in concorso con altri, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Il provvedimento muove dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Palermo e dal Commissariato P.S. “Porta Nuova”, sotto il coordinamento della citata Procura della Repubblica, per individuare i responsabili degli episodi di violenza e dei disordini commessi nei giorni precedenti alla festività di San Giuseppe (19 marzo), caratterizzatisi nel lancio di bottiglie, sassi ed altri oggetti all’indirizzo delle Forze dell’Ordine, oltre che nel rogo di cassonetti di rifiuti, cataste di legna ed arredi riposti sulla pubblica via, che rendevano difficoltoso il transito veicolare, anche dei mezzi di soccorso, e creavano concreto pericolo per l’accensione di fiamme incontrollate, la combustione di rifiuti tossici e la vicinanza ad edifici pubblici e privati.
Le indagini, che si sono concentrate soprattutto sui tafferugli in prossimità dell’ospedale “Civico”, si sono basate sull’analisi di video-riprese da sistemi di sorveglianza e filmati pubblicati online, e hanno permesso di appurare una pianificata attività di recupero di oggetti in legno, arredi in disuso e materiale altamente infiammabile e tossico, spesso trasportato tramite cassonetti dei rifiuti, nei giorni precedenti.
Grazie a tale attività investigativa è stato possibile evidenziare il coinvolgimento del giovane, per cui, al termine dell’interrogatorio preventivo, il G.I.P. ha ravvisato il pericolo di reiterazione di reati con violenza alla persona, anche in relazione a numerose pendenze per reati predatori e irregolare frequenza scolastica.
Nei confronti degli altri minori infra-quattordicenni, il Procuratore della Repubblica d.ssa Caramanna ha disposto, ex art. 25 Regio Decreto Legge 20 luglio 1934, n. 1404, l’applicazione di misure rieducative finalizzate alla partecipazione a progetti pedagogici con finalità riabilitativa e riparativa, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali, mentre gli esercenti la responsabilità genitoriale sono stati indagati in stato di libertà per abbandono di minori, per un comportamento in contrasto con il dovere di cura e custodia.
Al termine delle formalità di rito, il minore T.R.A. è stato accompagnato presso una comunità individuata dalla Direzione del Centro di Giustizia Minorile.