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Prove tecniche di alleanza nell’opposizione

La leadership di Elly Schlein nel Partito Democratico ha riportato in auge l’alleanza con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Ma le difficoltà al momento sembrano superare di gran lunga le buone intenzioni.

Roma – Lo schema di alleanze del centrosinistra, alle amministrative, è ancora a “zig zag”, cioè variabili e non uniformi. Tale situazione rispecchia il quadro che insiste a livello nazionale. La compattezza delle opposizioni è forse una chimera, nonostante l’elezione di Schlein alla segreteria del Pd abbia rappresentato un’iniezione di fiducia per chi si augura una forte alleanza del fronte giallorosso.

La convergenza, invece, non è uniforme ed è indicativa del clima che si respira nel centrosinistra, indietro nei sondaggi rispetto al centrodestra. Il vero problema è che il M5S e, a volte, una parte del Terzo Polo si annoverino nello stantìo schema dualistico del bipolarismo. Alle ultime elezioni nazionali, infatti, ognuno è andato a fare la propria gara. Il clima si è surriscaldato dopo le nomine dei membri laici delle magistrature speciali. Con i dem che hanno accusato i pentastellati di essere troppo affezionati alle poltrone e il M5S che ha ribattuto alle provocazioni, ricordando i precedenti dei “democratici”. I due leader progressisti sono più impegnati a sfidarsi in vista delle Europee del 2024 che a costruire una coalizione alternativa al centrodestra.

Variazione dei gruppi parlamentari rispetto all’inizio della XVIII legislatura.

Alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo la segretaria del Pd punta a staccare il M5S, costringendo Conte a entrare in un’alleanza in cui l’ex premier sarebbe un socio di minoranza. I Cinque Stelle, invece, tentano il sorpasso, pur accontentandosi di un pareggio che dia loro legittimità e centralità. È chiaro che il M5s non vuole essere il partner di minoranza del Pd. Con queste premesse è complicato allearsi alle amministrative. Schlein e Conte saranno, infatti, in giro per l’Italia a sostenere i rispettivi candidati, in due tour opposti. La leader del Pd fa concorrenza al M5S sui temi della legalità e dell’antimafia, in Sicilia Schlein ha di recente detto che è una vergogna che dopo mesi il Parlamento non abbia attivato la Commissione nazionale antimafia.

Ma, ritornando ai Comuni, i fatti parlano più delle parole. La fotografia alle amministrative infatti ritrae i leader che, invece di unirsi in un unico progetto, cercano di fare risaltare le proprie individualità. Una competizione molto spesso fratricida, più che un’alleanza contro il centrodestra. Area, quest’ultima, dove non si può dire che si agisca come “un solo uomo”. Meloni è, infatti, costretta a intervenire molto spesso per spegnere entusiasmi demodé e chiarire espressioni infelici, nonché provvedimenti frettolosi. I dem di Elly Schlein e i pentastellati di Giuseppe Conte correranno comunque insieme per la conquista di alcune città. Per esempio, a Catania, Brindisi, Latina, Pisa, Teramo e Siracusa, la coalizione di centrosinistra si presenta compatta. Anche la notizia dell’accordo giallorosso alle regionali in Molise, previste a fine giugno, rappresenta un buon punto di partenza, ma è ancora insufficiente per parlare di rinnovata unità delle opposizioni al Governo.

Elly Schlein e Giuseppe Conte.

Un panorama desolante, soprattutto se aggiungiamo che, in molte delle città al voto, le speranze di vittoria appaiono residuali. Soprattutto alla luce di un proliferare di liste civiche che confondono l’elettorato e disperdono consensi, pur offrendo chiavi di lettura e alternative interessanti. Gli elettori sono gli unici artefici del proprio destino, chiamati a esprimersi su forze politiche e candidati da cui preferiscono essere amministrati. Non vi sono alibi. L’astensione, per chi ama veramente il proprio territorio, dovrebbe essere uno sport da non praticare, poiché il disinteresse che si manifesta in questi casi non permetterà di cambiare o confermare la rotta, ma solo di continuare a criticare e isolarsi dal contesto associativo. Giudizi, analisi, proteste e delusioni, se li può permettere solo chi partecipa attivamente.

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