Gli attivisti di Meta Parma e Avi Parma hanno protestato contro l’inaugurazione del “Distretto del prosciutto di Parma Academy”, presentato ufficialmente lo scorso 4 aprile a Langhirano.
Parma – Durante la presentazione del progetto, avvenuta nel centro culturale di via Cesare Battisti, gli attivisti hanno esposto cartelloni significativi, raffiguranti chiare immagini a denuncia della sofferenza degli animali e scritte a difesa del loro diritto di esseri senzienti.
Il progetto è stato presentato nel centro culturale Emma Agnetti Bizzi, ex macello di Langhirano che accoglie oggi tutti i principali servizi culturali della zona. Un tempo era un macello, oggi è una biblioteca comunale. Un tempo era un luogo di tortura, oggi di cultura. È significativo che il progetto sia stato presentato proprio in un ex mattatoio, per indicare la strada che dovrebbe seguire fin da subito l’accademia del prosciutto, inaugurata il 4 aprile, convertendosi a una scelta ecosostenibile e alla produzione di affettati vegetali. Siamo in piena emergenza climatica, non si può più ignorare questo gravissimo problema di rilevanza mondiale.
Un’accademia del prosciutto vegetale sarebbe in linea con le scelte green di tante altre aziende che stanno puntando al vegetale per il rispetto del pianeta, e in linea con il concetto stesso di progresso che non può più prescindere dal rispetto della natura e della terra che abitiamo.
Gli scienziati hanno da tempo lanciato l’allarme sulla necessità di diminuire drasticamente gli allevamenti e il consumo di carne e ovviamente gli affettati fanno parte del settore. Il rispetto dell’ambiente e del pianeta non può andare di pari passo con lo sfruttamento intensivo degli animali e l’eccessiva produzione di carne e salumi, pertanto si richiede di fermare o modificare questo progetto, trasformandolo e convertendolo a favore delle nuove produzioni a base vegetale.
Le associazioni animaliste parmensi Avi Parma, Enpa Parma, Meta Parma, Oipa Parma, Parma Etica hanno annunciato a breve l’organizzazione di manifestazioni di protesta contro l’apertura dell’accademia del prosciutto, chiedendo di inaugurare un percorso etico e culturale che possa portare a nuove scelte per la tutela dell’ambiente e della vita di tutti. La Terra è in ginocchio, la stiamo distruggendo. Di questo passo non rimarrà più nulla per le generazioni future, non avranno più un pianeta su cui vivere.