Pontida-show: la t-shirt di Calderoli “Processate anche me”, i gadget e i selfie

Le maglie con Salvini in versione “Wanted”, stand regionali tra ‘nduja, mele del Trentino e chi si veste da carcerato per solidarietà.

Bergamo – Sul pratone di Pontida lo show è assicurato. Il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli ha mandato la folla in visibilio quando si è presentato con una maglia che recitava: “Processate anche me”. Ovvio il riferimento al caso Open Arms e al processo contro Salvini. “Sono 35 anni che vengo qui e sono ancora emozionato. Stamani ho riesumato questa maglietta che portai a Catania perché ha portato buono a Catania e lì Salvini è stato assolto”, ha premesso. “E perché per me difendere i confini è un dovere e non un reato e io avrei fatto le stesse cose”, ha concluso Roberto Calderoli, acclamato dalla folla.

Ad accogliere i militanti in arrivo alla spicciolata al raduno della Lega ci sono anche alcuni stand. In uno di questi sono in vendita le magliette con il volto del leader leghista, Matteo Salvini, in versione ‘Wanted’ con la scritta ‘Colpevole di aver difeso l’Italia’ e un’altra con ‘Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. #IostoconSalvini’. Sono in vendita anche i libri ‘Controvento’ del vicepremier, ‘Il mondo al contrario’ di Roberto Vannacci e ‘La scuola dei talenti’ del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Fra gli altri stand, oltre a quelli dedicati alla raccolta firme a sostegno di Salvini per il caso Open Arms, alla Scuola di formazione politica, alla flat tax e a Radio Libertà, c’è anche uno dell”Umanitaria Padana‘. In un cartello si legge: ‘In Ucraina portiamo aiuti umanitari, non armi’.

La t-shirt dedicata al leader Matteo Salvini

E a ferro di cavallo sul ‘sacro suolo’, dove non mancano i foulard, i cappellini e le magliette verdi, ecco i gazebo delle varie regioni italiane, che mettono in vendita prodotti tipici. Nello spazio dedicato al Veneto si trova anche la spilla dell’autonomia. “È una novità di quest’anno. Se siamo a un passo? Speriamo di sì”, dice una militante con accanto il Leone di San Marco.  I leghisti registrano i nomi di chi aderisce, con tanto di tessera da ritirare del ‘Comitato per la sicurezza dei confini’, un card blu, formato tascabile con il volto di Salvini. Tra gli stand regionali, da quello del Trentino, a quello della Calabria, passando per quelli di tutte le regioni dello Stivale, fanno bella mostra i prodotti tipici, con tanto di assaggio. Dalle Mele del trentino, ai formaggi della Val d’Aosta, alla ‘nduja calabrese, al pasticciotto pugliese. Una coppia di leghisti sfoggia una tuta da carcerato a strisce verticali, bianche e rosse, e il cartello ‘ho votato Salvini arrestate anche me’. Un altro, sul dorso della t-shirt verde ha aggiunto: “L’Italia non è una e non lo sarà mai”.

Lo scorso anno nel gazebo calabrese alcuni militanti con la t-shirt ‘Si Ponte’ distribuivano formaggi e salumi. In diversi banchetti era in distribuzione il quotidiano Libero con un’intervista di Mario Sechi a Matteo Salvini. Non mancavano neppure lì i gadget leghisti: le magliette del gruppo Ue, Identità e democrazia, quelle della Lega Giovani ‘Liberi e identitari, la generazione che non si arrende’. Tante bandiere della Lega Salvini premier, con il Sole delle Alpi, vessilli veneti e lombardi. Quest’anno c’è stato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, leghista della prima ora che, salito in maglietta verde sul palco, ha dedicato il suo intervento a un chiarimento delle dichiarazioni dei giorni scorsi a Bloomberg sui sacrifici chiesti nella prossima legge di bilancio: “State tranquilli e sereni. Chi è pratico di Pontida sa che siamo figli di Pontida e che siamo dalla parte della gente che lavora, produce e fa sacrifici. E io, lo dico con grande tranquillità, da figlio di un pescatore e operaia tessile e so distinguere chi fa sacrifici e chi li può fare”.

Vannacci a Pontida

Poi c’è quasi l’ovazione alla grande new entry di quest’anno: Roberto Vannacci, ed è subito corsa ai selfie con la star degli ultimi mesi, che ha creato qualche terremoto anche nel Carroccio stesso, ma che è tra i preferiti del leader. Non appena ha messo piede sul pratone, l’ex generale – oggi europarlamentare – è stato circondato da decine di persone smaniose di stringergli la mano o scattare un selfie in sua compagnia. “Non mi aspettavo tanto ed è molto bello”, ha detto Vannacci mentre veniva scortato dai cronisti allo stand dove è in vendita Il mondo al contrario, il libro del 2023 che lo ha portato a essere sospeso dall’esercito e a entrare in politica.

L’ex generale ha anche mostrato con orgoglio l’impronta del rossetto che gli ha lasciato sulla guancia una militante: “Questa è una medaglia”. E a proposito della possibilità di tesserarsi come militante della Lega, Vannacci si è limitato a dire: “Ne parleremo, vedremo, ma ciò non toglie nulla: io sono qua con la Lega e faccio campagna elettorale per la Lega”. Dal raduno leghista di Pontida, Vannacci è tornato anche sui disordini avvenuti ieri a Roma durante il corteo in sostegno della Palestina: “Mi sento vicino ai poliziotti feriti durante i disordini, un episodio che non deve mai ripetersi. Il rispetto delle regole e delle autorità preposte è un valore irrinunciabile: chi serve lo Stato in divisa merita il rispetto e la protezione di ogni cittadino. Ogni forma di violenza contro le forze dell’ordine è inaccettabile e deve essere condannata con fermezza”, ha dichiarato l’eurodeputato della Lega.

“Le proteste pacifiche – ha aggiunto – sono un diritto sancito dalla Costituzione, ma devono essere svolte nel pieno rispetto della legge e senza mettere a repentaglio la vita e l’incolumità di chi è incaricato di tutelare la sicurezza di tutti noi”.

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