PIU’ LAVORO IN EMILIA ROMAGNA, SIA PER GLI UOMINI CHE PER LE DONNE

Autonomi e dipendenti sarebbero molti di più, industria ed edilizia in pole-position

L’ultimo rapporto dell’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna su occupazione e disoccupazione regionali offre dei dati molti incoraggianti. Cresce il tasso di occupazione sia maschile che femminile: il 71.3%, il valore più alto su scala nazionale.

In dettaglio i dati nudi e crudi: il tasso di occupazione maschile è al 77,6%, quello femminile al 65,0%. Gli occupati regionali registrano un incremento dell’1,3% rispetto all’anno scorso: l’aumento riguarda sia il lavoro dipendente che autonomo. A livello settoriale, emerge una crescita degli occupati dell’industria in senso stretto, nelle costruzioni e negli altri servizi. Le stime ISTAT segnalano una contrazione del numero degli occupati solo nel settore agricolo e nel comparto del commercio, alberghi e ristoranti.

Il tasso di disoccupazione complessiva in regione continua a scendere: è al 4,8% (nel 2018 era al 5,9%). Tra aprile e giugno 2019 il tasso di disoccupazione si è ridotto anche in Italia sia per la componente maschile che femminile. Negli ultimi dodici mesi, tra giugno 2018 e luglio 2019, il tasso di disoccupazione regionale si colloca in Emilia-Romagna sul valore medio del 5,5% in contrazione rispetto all’anno precedente che annoverava un 6,4% (luglio 2017-giugno 2018).

In aumento le ore autorizzate di Cassa Integrazione. Tra aprile/giugno 2019, in Emilia-Romagna, il numero di ore di cassa integrazione guadagni (CIG) è aumentato del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è stato determinato dall’entrata in vigore del DL 109/2018, che ha introdotto la CIGS (cassa integrazione guadagni straordinaria) anche per la cessazione di attività. Si tratta delle ipotesi in cui l’azienda abbia cessato o cessi l’attività produttiva e sussistano concrete prospettive di riassorbimento occupazionale, previo accordo stipulato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in presenza del Ministero dello sviluppo e della regione interessata. L’Emilia-Romagna, con l’Agenzia e la Rete attiva per il lavoro, è intervenuta su diversi tavoli attivati per molteplici situazioni aziendali. Sono diminuite, invece, le ore di cassa integrazione ordinaria. L’incremento interessa tutti i macro-comparti di attività, con una percentuale più significativa nel commercio.

I rapporti vengono redatti dall’Agenzia regionale per il lavoro con ART-ER (Attrattività Ricerca Territorio Emilia-Romagna), società consortile regionale, nata il 1° maggio (dalla fusione di ERVET, Emilia-Romagna Valorizzazione Economia Territorio e ASTER, Attrattività Sviluppo Territorio Emilia-Romagna) per promuovere l’innovazione, la conoscenza, l’attrattività, l’internazionalizzazione e la crescita sostenibile dell’Emilia-Romagna.

Sono dati molto incoraggianti, a dimostrazione che la sinergia tra la realtà produttiva territoriale, cooperativistica e le istituzioni pubbliche produce ottimi risultati, anche in periodi di stagnazione economica generale. L’Emilia-Romagna è stata sempre una degna rappresentante di un simile gioco di squadra, tanto da assumere i connotati di un vero e proprio modello, da studiare e da imitare.

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