Alcuni studi condotti su greggi ovine hanno evidenziato comportamenti riconducibili a quelli adottati da noi umani in diverse situazioni. Sotto la lente anche un insidioso batterio.
Roma – Le scorse settimane i computer e gli altri dispositivi elettronici sono stati inondati dalla circolazione di un video, in cui un gregge di pecore della Mongolia, si muoveva, in maniera ordinata ma ossessiva, in cerchio.
Questo bislacco movimento è durato per più settimane, quasi a formare una sorta di “danza di gruppo”. Il video è stato divulgato dal profilo Twitter del giornale cinese People’s daily lo scorso 16 novembre. Da quel momento si è scatenata una sorta di gara per conoscerne le cause. Anche se sembrano ancora ignote, lo scorso mese di ottobre sulla rivista scientifica Nature Physis è apparso un interessante studio sui comportamenti collettivi dei greggi di pecore.
Ebbene, è emerso che questi animali si muovono in maniera discontinua. È stata monitorata la condotta di piccole greggi, da cui è risultato che le pecore seguono un “capo” per un certo arco di tempo, fino a quando il gruppo non cadrà sotto il controllo di un altro membro. Il fatto di seguire prima uno e poi un altro leader, dipende dalla loro capacità di risolvere le criticità del gruppo. I ricercatori per questa caratteristica hanno coniato il termine di “intelligenza collettiva”. In una seconda fase dello studio sono stati osservati i gruppi più anziani per cercare di capire se l’età ha un’incidenza su questo tipo di comportamento.
Alcune fasi dei vari movimenti manifestano un’organizzazione di tipo gerarchico, ad esempio quando il gregge si concede, per poco tempo e completamente alla guida di un leader. Altre, invece, sono caratterizzati da modelli più “democratici”, ovvero la leadership passa da un individuo all’altro del gregge. Mica stupide ‘ste pecore, dimostrano di possedere discernimento di tanti umani e politici, altroché! Per quanto riguarda la stravaganza del movimento a cerchio del gregge mongolo, pare che questa… specialità sia esclusiva solo di un gruppo, fra tanti, dell’allevamento. I motivi, al momento, sono sconosciuti.
Una delle ipotesi è che si tratti di una possibile infezione da Listeria, un batterio che, di recente, ha provocato casi di contaminazione e intossicazione alimentare in Italia e nel mondo. Uno degli effetti di questo batterio, infatti, è disorientamento e atteggiamenti motori inconsueti negli animali colpiti. La malattia può persino, causare la morte degli animali infetti. E non sembrerebbe il caso del gregge mongolo, dato che sono settimane che si muovono in cerchio.
Chissà che tipo di fase è quella che stanno vivendo le pecore. Spetterà agli scienziati dare una spiegazione. C’è da aggiungere che, forse, si finirà di discriminare un animale come la pecora, considerato, finora simbolo di viltà, codardia, soggezione e passività. La loro “intelligenza collettiva” farebbe comodo al genere umano, che, non essendone provvisto, vaga alla ricerca di un po’ di luce, seppur fioca, in una buia caverna!