Il primo Papa statunitense, eletto ieri, è il 267° papa della Chiesa cattolica. Il compromesso tra posizioni progressiste e tradizione, le idee su migranti, ambiente e diritti LGBTQIA+. Il perché del nome: “Un leone che scaccerà i lupi”.
Ieri 8 maggio il Conclave ha eletto Robert Francis Prevost come 267º Papa della Chiesa Cattolica, il primo proveniente dagli Stati Uniti. Con il nome di Leone XIV, questo cardinale di 69 anni, nato a Chicago, si presenta come una figura di equilibrio tra le correnti progressiste e conservatrici della Chiesa.
Ecco chi è papa Prevost: la sua lunga esperienza missionaria in Perù, il ruolo di prefetto del Dicastero per i Vescovi e le sue posizioni su temi cruciali come migranti, ambiente e diritti LGBTQIA+ e le sue passioni personali, tra cui il tennis e la lettura.
Chi è Robert Francis Prevost: una minibiografia
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Robert Francis Prevost è figlio di Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di ascendenza spagnola e creola. Cresciuto in una famiglia cattolica, ha manifestato presto la vocazione sacerdotale, entrando nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino nel 1977 a Saint Louis, Missouri.
Questa la sua formazione e la sua carriera ecclesiastica:
- Studi: Prevost ha conseguito una laurea in Matematica presso la Villanova University (1977), un Master in Teologia alla Catholic Theological Union di Chicago (1982) e un Dottorato in Diritto Canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma (1987).
- Missione in Perù: Dal 1985 al 1998, ha lavorato come missionario in Perù, ricoprendo ruoli come cancelliere della Prelatura di Chulucanas, direttore del seminario agostiniano di Trujillo e professore di Diritto Canonico. Ha ottenuto la cittadinanza peruviana, mantenendo un forte legame con il Paese.
- Ruoli di Leadership: Eletto priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino (2001-2013), è tornato in Perù come vescovo di Chiclayo (2015-2023). Nel 2023, Papa Francesco lo ha nominato prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, creandolo cardinale nello stesso anno.
- Elezione a Papa: Il 8 maggio 2025, al quarto scrutinio, Prevost è stato eletto Papa, scegliendo il nome Leone XIV, un omaggio a Leone XIII, noto per l’enciclica *Rλης
A differenza dei predecessori, dalla Loggia di San Pietro Leone XIV ha letto un discorso scritto, sottolineando la pace e il dialogo: “La pace sia con voi, aiutateci a costruire ponti”.
Il perché del nome: i riferimenti a Leone XIII (e a Leone Magno)
Il nome scelto da Prevost è un chiaro omaggio a papa Leone XIII, al secolo Gioacchino Pecci, sul soglio di Pietro dal 1878 al 1903: il pontificato più lungo della storia della Chiesa. Leone XIII è noto per l’enciclica “Rerum Novarum”, in cui scrisse sulla condizione degli operai, chiedendo agli Stati un maggiore intervento per migliorare le condizioni sociali ed economiche delle classi lavoratrici: un’azione che gli valse il soprannome di “Papa sociale”.
Leone XIII fu progressista in ambito sociale, ma un conservatore per quanto concerne le questioni di dottrina. Osteggiava la secolarizzazione della società, era un nemico della massoneria e un difensore del ruolo della famiglia. A lui si deve inoltre la potente preghiera di esorcismo all’Arcangelo Michele, ancora oggi recitata dai fedeli.
“La scelta del nome Leone XIV è un riferimento alla moderna dottrina sociale della Chiesa con l’enciclica ‘Rerum Novarum’ di papa Pecci ed è pure un riferimento a donne, uomini e lavoratori in un tempo anche di intelligenza artificiale”, ha confermato il direttore della sala stampa della Santa Sede.
Ma c’è anche chi ha voluto vedere un riferimento a papa Leone Magno, che nell’anno 452 secondo la tradizione fermò a Governolo, alla confluenza del fiume Mincio nel Po nel Mantovano, Attila re degli Unni, intenzionato a conquistare Roma. Suggestive a tal proposito le parole dell’arcivescovo di Belgrado Ladislav Nemet, presente ieri sera alla cena del nuovo pontefice: “Finora c’era Francesco che parlava coi lupi. Adesso abbiamo un Leone, che caccerà i lupi”, ha detto in un’intervista pubblicata su Repubblica.
Le posizioni politiche di Papa Leone XIV
Leone XIV è considerato un Papa di compromesso, con posizioni progressiste su alcune questioni e più caute su altre, riflettendo la sua esperienza globale e la vicinanza alla visione di Papa Francesco.
Rapporti con Stati Uniti e Israele
- Stati Uniti: Come primo Papa statunitense, Leone XIV si trova in una posizione unica. Ha criticato alcune politiche dell’amministrazione Trump, in particolare sull’immigrazione, definendo termini come “bad hombres” razzisti e sostenendo i “Dreamers” (immigrati irregolari arrivati da bambini). Tuttavia, la sua elezione ha diviso la base MAGA: alcuni celebrano il primo Papa americano, mentre altri, come l’influencer Laura Loomer, lo definiscono “anti-Trump”.
- Israele e Medio Oriente: Non ci sono dichiarazioni recenti specifiche su Israele, ma il suo discorso inaugurale, incentrato sulla pace, suggerisce un approccio di mediazione in contesti geopolitici complessi, come l’escalation in Medio Oriente.
LGBTQIA+
Prevost ha espresso posizioni conservative sui diritti LGBTQIA+. Nel 2012, ha criticato la promozione di “stili di vita omosessuali” e “modelli di famiglia alternativi” nei media, opponendosi anche agli studi di genere nelle scuole peruviane, definendoli confusi. Tuttavia, queste dichiarazioni risalgono a oltre un decennio fa, e non è chiaro se il suo pensiero si sia evoluto. È noto per essere più cauto rispetto alle aperture di Francesco, come la benedizione delle unioni omosessuali.
Ambiente
Allineato a Papa Francesco, Leone XIV è un fermo sostenitore della lotta al cambiamento climatico. La sua esperienza in Perù, dove ha affrontato le sfide delle comunità locali, lo ha reso sensibile alle questioni ambientali, promuovendo una Chiesa attenta alla “casa comune”.
Migranti
Prevost ha dimostrato una forte attenzione ai migranti, in continuità con Francesco. In Perù, si è distinto per il supporto ai rifugiati venezuelani, sottolineando l’importanza di una Chiesa vicina agli emarginati. Ha criticato le politiche migratorie restrittive negli Stati Uniti, promuovendo accoglienza e solidarietà.
Ruolo delle donne nella Chiesa
Leone XIV sembra mantenere una linea tradizionale sul ruolo delle donne, opponendosi all’ordinazione femminile e a ruoli clericali significativi, in linea con la dottrina cattolica attuale.
Passioni personali: tennis e lettura
Oltre agli impegni ecclesiastici, Papa Leone XIV ha espresso grande passione per lo sport e la cultura:
- Tennis: Appassionato tennista, Prevost ha mantenuto questa attività come hobby, un modo per rilassarsi e mantenersi in forma. Voci di corridoio dicono che ami anche il calcio e che simpatizzi per la Roma. Ma è un dettaglio tutto da confermare.
- Lettura: Amante della letteratura, chi lo conosce ne parla come di una persona riflessiva, con vasti interessi che spaziano dalla teologia alla filosofia, grazie alla sua formazione accademica e ai suoi studi matematici.
La scelta di Papa Leone XIV rappresenta dunque una svolta storica per la storia della Santa Sede. Il suo messaggio di pace, chiaramente ribadito nella preghiera recitata ieri con i fedeli dalla Loggia delle Benendizioni, presenta il pontificato che si è appena aperto come una missione improntata al dialogo, in un’epoca in cui la Chiesa, e il mondo intero, si trovano a fronteggiare sfide sempre più complesse e di portata globale.