Papa Francesco: “Sono fiducioso, grazie ai medici e a tutti per le preghiere”

Le parole del Pontefice in un messaggio letto durante l’Angelus. “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”, comunica il Vaticano. Ma resta grave. Il dibattito sulle dimissioni.

Roma – “Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”. Queste le parole di papa Francesco nell’Angelus di oggi, non pronunciate personalmente ma diffuse dal Vaticano.

Il Pontefice, giunto ormai al decimo giorno di ricovero presso il Policlinico Gemelli, sta affrontando una polmonite bilaterale per la quale la terapia in corso potrebbe dover essere modulata ulteriormente, in base agli sviluppi delle sue condizioni.

La notte scorsa per Papa Francesco è è trascorsa tranquilla. Il papa ha potuto riposare nonostante il persistere delle sue condizioni di salute delicate, secondo quanto comunicato stamani dalla Sala stampa vaticana dopo che, nella giornata di sabato, le condizioni del Pontefice si erano aggravate a causa di una crisi respiratoria asmatiforme prolungata, che ha richiesto l’applicazione di ossigeno ad alti flussi. Inoltre, gli esami medici hanno evidenziato una piastrinopenia, ovvero una carenza di piastrine, accompagnata da anemia, condizioni che hanno reso necessarie emotrasfusioni. I medici non escludono il rischio di una sepsi, che potrebbe complicare ulteriormente il quadro clinico di Papa Francesco, che resta grave: il Papa non è “fuori pericolo” e i medici si riservano la prognosi.

Nel frattempo, la Segreteria di Stato Vaticana ha fermamente respinto le speculazioni su una possibile rinuncia di Papa Francesco. Il cardinale Pietro Parolin, in un’intervista al Corriere della Sera, ha definito “inutili speculazioni” le ipotesi sulle dimissioni del Pontefice, ribadendo che in questo momento l’unica priorità è la sua salute e la sua ripresa. Anche il cardinale argentino Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha minimizzato le voci su un eventuale preconclave, affermando che non esiste alcuna pressione sulla questione e che la decisione su una rinuncia spetta solo a Papa Francesco, se mai dovesse prenderla in completa libertà. Sulla stessa linea anche il cardinale Angelo Bagnasco, ex presidente della CEI, che ha definito il dibattito sulle dimissioni “un tormento inutile” e inopportuno in un momento così delicato per la salute del Pontefice.

Il tema delle dimissioni papali era stato sollevato nei giorni scorsi dal cardinale Gianfranco Ravasi, ex responsabile del Dicastero della Cultura, ma non sembra trovare riscontro nelle alte sfere vaticane. La posizione ufficiale della Santa Sede rimane quella di massima attenzione alle condizioni di Papa Francesco, con l’obiettivo di garantirgli il miglior percorso di cura possibile. Intanto, la comunità cattolica resta in preghiera per la sua guarigione e il suo ritorno in Vaticano.

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