Borseggi, furti e aggressioni a turisti: tre minorenni in manette a Palermo

Il terzetto imperversava nelle zone di forte richiamo turistico e movida, come l’ingresso alla Vucciria in via Roma e i pressi della Chiesa di San Cataldo a Piazza Bellini.

Palermo – Tre giovani egiziani, rispettivamente di 16, 17 e 18 anni (quest’ultimo minorenne all’epoca dei fatti), sono finiti in custodia cautelare in carcere su disposizione del Tribunale per i Minorenni di Palermo. La misura è stata eseguita dalla polizia al termine di una complessa attività investigativa che ha consentito di ricostruire una lunga serie di furti, rapine e episodi di spaccio nel cuore del centro storico di Palermo.

Secondo quanto emerso dalle indagini i tre avrebbero agito in un periodo compreso tra il 23 gennaio e il 20 maggio, spesso con la complicità di altri giovani ancora da identificare. Senza soluzione di continuità, si sarebbero resi responsabili di aggressioni a passanti, sottraendo loro iPhone e denaro, di borseggi ai danni di turisti e di furti in profumerie di lusso, da cui portavano via articoli per poi dileguarsi nei vicoli.

Tra le aree preferite per mettere a segno le rapine figurano luoghi di forte richiamo turistico e movida, come l’ingresso alla Vucciria in via Roma e i pressi della Chiesa di San Cataldo a Piazza Bellini.

Decisiva per l’identificazione dei tre giovani è stata la profonda conoscenza del territorio da parte dei poliziotti, unita alle analisi delle immagini di videosorveglianza, alle testimonianze delle vittime e ai controlli effettuati nel corso dei servizi interforze di “Alto Impatto”, che hanno previsto anche il censimento e la registrazione di numerosi giovani fermati a campione.

Emblematica della spregiudicatezza del gruppo è una rapina – contestata a uno solo dei destinatari della misura – avvenuta in piazza Pretoria. In quell’occasione, due giovani furono avvicinati con il pretesto di fumare una sigaretta, ma la sostanza offerta non era tabacco. Dopo essere rimasti storditi, furono picchiati e derubati di denaro e cellulari. Sono in corso ulteriori indagini per identificare gli altri complici che avrebbero affiancato i tre minori durante le varie azioni criminali.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa