La mafia palermitana tenta di riorganizzarsi puntando sulla droga ma le azioni di contrasto, ormai quotidiane, stanno spezzando la rete di affari della criminalità organizzata in tutta Italia e all'estero.
Palermo – Nuovo colpo da parte della Procura distrettuale antimafia di Palermo al mandamento mafioso di Pagliarelli e, nello specifico, alla famiglia mafiosa di corso Calatafimi. L’operazione denominata “Eride” è scattata all’alba del 21 luglio ad opera dei Carabinieri del comando provinciale del capoluogo siciliano ed ha portato all’arresto di 15 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e vendita di droga, commessi con l’aggravante delle finalità mafiose. L’operazione, diretta dal procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, rappresenta, in parte, il seguito della “Cupola 2.0” che nel dicembre del 2018 portò ad arresti eccellenti, tra i quali quello di Settimo Mineo e allo smantellamento della nuova commissione provinciale di “Cosa Nostra” che, proprio per volontà di Mineo, stava cercando di riorganizzarsi.
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L’operazione Eride ha aggiustato il tiro sul traffico di stupefacenti che avveniva con il beneplacido dei vertici dell’organizzazione mafiosa a cui era destinata parte dei ricavi dell’attività di spaccio. I 15 arresti effettuati dalla DDA di Palermo confermano che nel capoluogo siciliano “Cosa Nostra” ha riorganizzato la sua struttura criminale.
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