Fotografie potenti e testimonianze raccolte tra Africa e Sicilia raccontano il volto rituale e criminale dello sfruttamento sessuale. Inaugurazione il 16 maggio.
Napoli – Il Palazzo di Giustizia di Napoli apre le porte a Oriri, la mostra fotografica di Francesco Bellina, dedicata alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento sessuale delle donne migranti. L’inaugurazione è prevista per sabato 16 maggio alle ore 11 nella Sala Arengario, alla presenza di magistrati, attivisti e dello stesso autore.
La mostra, organizzata dal Movimento per la Giustizia – art. 3 E.T.S., è frutto di un lungo lavoro sul campo svolto da Bellina tra il 2016 e il 2020. Le immagini raccontano una realtà drammatica ma spesso invisibile: il legame rituale tra le vittime e i loro sfruttatori, sancito da pratiche religiose ancestrali che trasformano la violenza in vincolo sacro. Il titolo, Oriri, nella lingua Bini significa “spiriti” o “incubi”, a evocare l’ombra lunga delle nuove schiavitù.

Dalla Repubblica del Benin, dove il vudù è religione ufficiale, al Ghana e alla Nigeria, fino al Niger e alla città di Agadez, snodo centrale delle rotte migratorie verso la Libia e poi la Sicilia: il percorso espositivo attraversa i luoghi dove il rito e la tratta si fondono in un sistema criminale radicato e transnazionale. In Italia, il fenomeno trova terreno fertile nei circuiti dello sfruttamento sessuale legati anche alla mafia locale.
Accanto al racconto del dolore, Bellina dà spazio anche alle pratiche di resistenza e solidarietà: quelle portate avanti da suore, preti e operatori sociali che ogni giorno lottano per sottrarre le donne alla schiavitù e costruire percorsi di libertà.

L’evento sarà introdotto e moderato da Ida Teresi, sostituta procuratrice nazionale DNAA e membro del direttivo del Movimento. Interverranno anche Maria Rosaria Covelli, presidente della Corte d’Appello di Napoli; Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; Marta Correggia, giudice del Tribunale di Napoli – Sezione Lavoro, e Francesco Bellina, autore della mostra.
A seguire, un rinfresco solidale con i prodotti realizzati da aziende attive su beni confiscati alla camorra e impegnate nell’inclusione lavorativa di giovani con disabilità, a cura della cooperativa sociale Eureka.
Il Movimento per la Giustizia – art. 3 E.T.S., già associazione interna all’ANM, dal 2023 si è aperto alla società civile, con l’obiettivo di promuovere attività culturali, educative e sociali che sensibilizzino la cittadinanza sui temi della legalità, della giustizia e della pace.
Francesco Bellina (Trapani, 1989), fotografo attivo tra Palermo e Accra, ha concentrato il suo lavoro artistico su temi socio-politici contemporanei, in particolare sulle migrazioni e le crisi climatiche. In Ghana ha avviato uno studio creativo e progetti di formazione per giovani talenti locali.